“E’ chiaro che l’Atto Aziendale sancisce una grave offesa e penalizzazione per l’Ospedale di Popoli”, aggiungono Lattanzio e Combattelli, “viene infatti spogliato lentamente di reparti fondamentali, un processo che avviene mentre le promesse politiche ed elettorali cominciano ad offuscare la verità. Ma proprio mentre tutto questo si verifica noi ci ritroviamo con una struttura senza più personale, spogliata di ogni sua competenza”.
La richiesta avanzata, invece, va in direzione contraria: “L’atto aziendale doveva mantenere tutti i reparti e servizi esistenti prima del terremoto, ma non lo ha fatto: ad esempio, la radiologia viene declassata ad unità semplice pur avendo macchine complesse tac risonanza magnetica mammografi”.
Critiche anche alla gestione del personale: “Non solo non vengono sostituiti medici e infermieri che vanno in pensione, l’ospedale di Popoli conta oggi 300 dipendenti, fino a pochi anni fa ne erano invece 800”.
“Alla luce di tutto ciò”, concludono Lattanzio e Combattelli, “chiediamo al sindaco di impugnare al TAR la delibera di giunta con relativo atto aziendale, così da sollecitare la Regione a rivedere l’atto coì come stabilisce la proroga per Popoli”.