Variante al Prg, Siamo Roseto: “degenerazione urbana”. E il Comune incontra i cittadini

Contro la variante parziale al Piano Regolatore Generale di Roseto degli Abruzzi, si schiera anche il gruppo politico Siamo Roseto.

“Ci complimentiamo con il Comitato SOS Urbanistica che si sta battendo per difendere Roseto rispetto alla decisione dell’amministrazione Nugnes di consentire l’aumento dell’altezza degli edifici fronte mare di un piano in più. Tutta la fascia litoranea rosetana è quindi condannata a trasformarsi in una barriera di cemento che deturperà in modo irreversibile l’aspetto della Città, interrompendo nettamente la linea mare-terra”, dice il gruppo consigliare.

“Sarebbe opportuno che a questo punto il sindaco Nugnes rinominasse l’assessorato alla “Rigenererazione Urbana” in assessorato alla “Degenerazione Urbana” perché scellerate decisioni come questa, così come quelle che temiamo potranno essere adottate in futuro, comporteranno una vera e propria degenerazione di Roseto. L’incontro che il Comitato ha organizzato è stato un’occasione estremamente utile per meglio comprendere la gravità di questa adozione ma ha anche messo in evidenza, con estrema chiarezza, tutte le anomalie di una variante generale adottata in modo approssimato e con poca trasparenza considerando che è stata inserita all’interno di una delibera che aveva ad oggetto i portici, argomento totalmente diverso e sicuramente circoscritto”.

“La loro svolta è stata non avere nemmeno l’onestà intellettuale di presentare all’intero Consiglio comunale una proposta di deliberazione dedicata a quella che è una variante generale al Prg, forse per cercare di nascondere il più possibile un provvedimento assurdo. Nessuna forma di dialogo è stata mai attivata dal sindaco Nugnes e dalla sua maggioranza, che ha ben pensato di disertare l’invito del Comitato a partecipare all’assemblea pubblica, a dimostrazione che il confronto non piace affatto a questi nuovi amministratori bravi solo a tirare dritto e a condividere le scelte esclusivamente con chi condivide la loro stessa visione delle cose e, soprattutto, i loro stessi obiettivi”.

IL COMUNE RISPONDE CON I PRIMI INCONTRI SUL TERRITORIO PER PARLARE DEL NUOVO PRG

La grande presenza che si è registrata nei primi due incontri tenuti questa settimana, rispettivamente nei pressi dell’uscita dell’A14, nei locali della Fattoria della Nonna, e a Santa Lucia in piazza Comi, per confrontarsi con i cittadini e raccogliere idee, spunti e considerazioni per scrivere assieme il nuovo PRG dimostra quanto la cittadinanza rosetana abbia apprezzato questa metodica di lavoro e di come ci sia la volontà di “partecipare” alla realizzazione di questo importante strumento urbanistico che Roseto attende dal 1990” dichiarano il Sindaco Mario Nugnes, l’Assessore alla Rigenerazione Urbana Gianni Mazzocchetti e il Presidente della Commissione Urbanistica Enio Pavone.

Nel corso dei primi appuntamenti gli amministratori rosetani hanno rimarcato come sia fondamentale il contributo di chi vive il territorio quotidianamente, siano essi cittadini tecnici o addetti ai lavori, per supportare il lavoro dei professionisti dello studio Ma.Te. di Bologna incaricati di redigere il prossimo Piano Regolatore Generale. “A confermare la bontà di questa intuizione – rimarcano Nugnes, Mazzocchetti e Pavone – ci sono anche le oltre cento manifestazioni di interesse alla variante generale al PRG pervenute in pochi mesi, numeri importanti che testimoniano la volontà di partecipazione e trasparenza. Ovviamente accanto a chi vuole fare, a chi vuole lavorare in maniera costruttiva, c’è chi invece, in barba ai bisogni e alle necessità del territorio, lavora per non far fare, per bloccare la crescita e lo sviluppo del nostro territorio agitando fantasmi che non esistono. L’Amministrazione, come già sottolineato, non permetterà a nessuno di impedire di lavorare per disegnare la Roseto del domani, il PRG continueremo a farlo ascoltando il territorio, tra la gente nelle piazze”.

Tra gli spunti più interessanti emersi in questi primi due incontri la richiesta di eliminare i comparti, che tanto hanno frenato lo sviluppo urbanistico nelle frazioni costringendo i proprietari a pagare un conto salato sotto forma di IMU (che nei primi anni ’90, quando venne approvato il vecchio PRG, non esisteva); la richiesta di cambiare destinazione d’uso a diverse aree, in particolare retrocedendole da edificabili ad agricole; la realizzazione di una migliore viabilità da e verso Roseto dalle frazioni; la creazione di sale e spazi polifunzionali di aggregazione al servizio della collettività, di impianti sportivi polifunzionali e favorire l’insediamento di nuove attività produttive funzionali alle aree di riferimento (come ad esempio strutture dove poter dormire nei pressi dell’uscita autostradale).

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