“Siamo nati teramani e teramani vogliamo restare! Noi cittadini di Valle Castellana siamo stati catapultati in questi mesi e contro la nostra volontà, in una diatriba senza senso sul passaggio della nostra comunità dall’Abruzzo alle Marche. In pratica per assecondare il desiderio di pochi di lasciare il teramano per diventare la ruota di scorta di Ascoli Piceno è stato indetto un Referendum ben sapendo che la maggior parte di noi non ha interesse a questo trasferimento. Non è una questione di campanilismo né tanto meno di opportunità, si tratta solo di un mero interesse di pochi concittadini i quali potrebbero tranquillamente trasferirsi nelle Marche se vogliono, non costringendo così tutti noi a seguirli”.
E ancora: “La cosa grave è che a capo di tutto questo movimento c’è un consigliere comunale, il signor Giulio Giovannini, già Presidente del Comitato secessionista, che in questi mesi, grazie anche al suo ruolo amministrativo, si sta spendendo direttamente a favore del passaggio di Valle Castellana alla provincia di Ascoli Piceno. Lui, eletto in un comune del teramano, guida il passaggio alle Marche. Riteniamo che questa cosa, per quanto legittima, sia altamente scorretta. Chiediamo quindi che, con correttezza e onestà intellettuale, il Signor Giovannini faccia un passo indietro prima della data del Referendum e, da normale cittadino, porti avanti la sua legittima battaglia, senza utilizzare il ruolo che ricopre per far pressione a favore del Si al Referendum. Da parte nostra, da semplici cittadini, senza alcun ruolo amministrativo, portiamo avanti la nostra campagna per far restare Valle Castellana in provincia di Teramo e crediamo sia giusto lottare ad armi pari”.