Maggiore coinvolgimento, distribuzione delle deleghe e condivisione dei percorsi programmatici. Erano queste le proposte arrivate sul tavolo di confronto. Una sorta di piattaforma programmatica, sulla quale poi si apriva il percorso del Panichi-bis. Ora, però, quella stessa piattaforma programmatica sarebbe stata già disattesa. E quattro sindaci dell’area di centrosinistra escono allo scoperto per manifestare tutto il proprio malessere. In un documento, diffuso nelle ultime ore, i sindaci di Sant’Omero (Andrea Luzii, vice-presidente dell’Unione dei Comuni), Alba Adriatica (Antonietta Casciotti), Torano Nuovo (Anna Lia Ciammariconi) e Franco Carletta (Controguerra), spiegano la loro posizione. Che in questo frangente non può non essere critica.
La posizione. “Avevamo chiesto”, in quella sede” scrivono i quattro sindaci, che venisse esercitata una maggiore condivisione per i progetti e le azioni per l’intera vallata, in aderenza anche allo spirito di collaborazione e partecipazione che caratterizza lo statuto dell’Unione dei Comuni”.
In quella occasione, infatti, era stato rimproverato al Presidente dell’Unione dei Comuni una gestione accentrata, senza una redistribuzione delle deleghe agli altri 11 sindaci. E nella stessa circostanza, oltre alla richiesta di procedere, da subito alla distribuzione delle deleghe ai sindaci che fanno parte dell’Unione, quella che può essere inquadrata come l’area di centrosinistra, aveva anche chiesto di poter gestire la delega alle politiche sociali “attraverso un lavoro sinergico con i delegati delle singole municipalità”.
La critica. “ All’atto del rinnovo”, prosegue la nota, “ il presidente Panichi ha chiesto ai sindaci di centrosinistra un’assunzione di responsabilità in seno all’Unione. Con l’accettazione con l’accettazione della Vice-Presidenza e l’assegnazione di importanti deleghe e garantiva la partecipazione attiva di tutti e 12 i sindaci nella gestione dell’Ente, mediante l’assegnazione di specifiche deleghe.
Oggi si scopre che lo stesso Presidente decide di conferire agli amministratori del centrosinistra solo deleghe marginali, per le quali non sono previste risorse finanziarie, disattendendo, in maniera immotivata, anche quell’accordo programmatico che tutti insieme avevamo concordato, rifiutando così la nostra richiesta di volerci dedicare, con passione e competenza, alla materia del sociale apportando un contributo fattivo e responsabile anche in funzione del nuovo piano Sociale. Oggi, ad un mese circa dal rinnovo, ci troviamo di nuovo dinanzi ad uno stato confusionale, senza deleghe conferite, con il reiterarsi di una situazione che si auspicava superata: il ritorno di un solo “uomo al comando”. Invitiamo il Presidente Panichi a superare questa logica nel rispetto di tutte le componenti politiche che offrono il loro contributo per la risoluzione dei molteplici problemi dell’intera vallata”.
Nella forte presa di posizione, i quattro sindaci ricordano anche alcune situazioni critiche emerse di recente (la perdita del finanziamento per la realizzazione della piattaforma dei rifiuti e i ritardi accumulati nella realizzazione della pista ciclabile lungo il Vibrata. Oppure l’esempio del consiglio complessivo dell’Unione, indetto in prima convocazione per la giornata di ieri (oggi in seconda convocazione), con i documenti messi a disposizione troppo tardi e comunque non nei termini previsti.
“Preso atto che ad appena un mese dalla rielezione la piattaforma programmatica sia già stata disattesa, tenuto conto che non è stato sviluppato nessun tavolo di confronto sulla revisione dello Statuto annunciamo, sin da ora, che diserteremo il Consiglio Complessivo dell’Unione convocato per questo pomeriggio alle ore 18:30”.