Val Vibrata. “Quando nel 2016 la giunta di centro sinistra inserì il territorio della Val Vibrata nell’area di crisi complessa, il centro destra derise l’iniziativa. Oggi approvano proroghe su proroghe per continuare ad usufruire di questo strumento”, dichiara il consigliere regionale Dino Pepe.
“Una ulteriore richiesta di proroga è stata deliberata ieri, con ritardo, dalla giunta Marsilio per il periodo 2023/2025.
Ora la giunta Marsilio ritiene lo strumento dell’area di crisi di grande valore sia per il sostegno agli investimenti sia soprattutto per la tutela e promozione dell’occupazione.
I ritardi accumulati in questi anni dalla giunta di centro destra ha destato disagi e preoccupazioni, e come è ovvio, opportunità perse.
L’Area di Crisi è uno strumento per rafforzare il tessuto produttivo esistente, e ricostruire le condizioni per attrarre nuovi investimenti con il sostegno e il reimpiego dei lavoratori esclusi dal mercato del lavoro. Naturalmente i ritardi e le incertezze del centro destra hanno svilito la sua missione” prosegue Dino Pepe.
“Oltre ai ritardi nella richiesta delle proroghe, c’è un altro dato fondamentale da rilevare: nessun altro strumento è stato attivato dal centro destra in oltre 4 anni per questo territorio. Un mix esplosivo di mancanze che ha danneggiato un’area fondamentale per lo sviluppo dell’intero Abruzzo.
Le Aziende che con il governo regionale di centro sinistra avevano visto il riconoscimento dell’Area di Crisi Complessa e conosciuto azioni concrete per il rilancio, in questi ultimi anni, hanno sperimentato tutta l’indifferenza di Marsilio e dell’attuale governance e soprattutto l’attenzione della giunta si è concentrata in altre province della regione per la debolezza della politica teramana di centrodestra all’interno dello scacchiere regionale” conclude Pepe.