Sant’Omero. Si accende ulteriormente il dibattito politico a Sant’Omero sulla questione legata alla richiesta di atti amministrativi.
Questione sollevata dalla minoranza consiliare, che ha anche attivato sul tema il difensore civico regionale.
Nella giornata di oggi si è assistito ad un veloce batti e ribatti sulla questione.
L’amministrazione comunale ha fornito la sua ricostruzione degli accadimenti, ma subito “emendata” dal gruppo Sant’Omero Futura, che ha diffuso una nota.
“Due premesse sono d’obbligo”, si legge. “La prima riguarda il diritto della minoranza di prendere visione della intera attività amministrativa al fine di esercitare il proprio ruolo di contraltare della maggioranza: da questo punto di vista la Giunta Luzii non può certo vantare il record della trasparenza o della condivisione degli atti visto che ha modificato il regolamento comunale riducendo la tempistica per l’acquisizione dei documenti che saranno oggetto di discussione in consiglio in 48 ore.
Oltre a ciò va evidenziato come il responsabile dell’Ufficio Tecnico cui gli atti richiesti fanno capo, si reca al proprio posto di lavoro in maniera del tutto saltuaria ed imprevedibile essendo più i giorni che ci si reca in ufficio per trovarlo vuoto che quelli che contano la sua presenza: a che titolo ciò venga concesso, permesso o tollerato non sta a noi dirlo ma quando poi il sindaco lamenta l’intasamento dei lavori degli uffici prima dovrebbe accertarsi che gli uffici in effetti lavorino”.
Trasparenza amministrativa. “Un’ amministrazione che ha fatto della trasparenza il suo slogan elettorale”, si legge ancora, “non può barricarsi dietro scuse di richieste eccessive e generiche tanto più quanto le stesse sono state inoltrate ed attese pazientemente per oltre cinque mesi. I lavori pubblici che entrano in comune sono (o dovrebbero) essere forniti anche in copia informatica per cui fare una copia di file pdf o trasportarli su una chiavetta a nostro avviso, poi il sindaco ci dirà cosa ne pensa, non è un lavoro eccessivo, non interrompe l’attività degli uffici ma garantisce la visione dei documenti a chi questo comune deve gestire assieme alla maggioranza.
Se poi quanto affermato dal sindaco, invece, nasconda neppure tanto velatamente la volontà di amministrare senza alcun tipo di opposizione lo dicesse chiaramente lasciando perdere gli attacchi personali, le battute da bar o da postribolo, e si prendesse il compito di affermare che il comune di Sant’Omero non è una democrazia ma una dittatura.
Per il resto li invitiamo a fare politica e non pettegolezzi e a dare seguito ad una corretta impostazione degli uffici garantendo che ognuno sia al proprio posto di lavoro permettendo altresì alla minoranza di fare il suo di dovere”.