Tortoreto, spese legali. Impegno Civico: per gli errori gli amministratori paghino di tasca propria

Tortoreto. Il dato relativo alla crescita, esponenziale, delle spese legali e per i contenziosi del Comune di Tortoreto (dal 2015 ad oggi), era emerso nei giorni scorsi. Sulla scorta di una ricognizione fatta dall’ufficio ragioneria del Comune.

 

Ora quei dati, però, finiscono nell’occhio critico dell’associazione Impegno Civico.

 

“Riteniamo pazzesca ed inaccettabile, la percentuale di aumento del denaro pubblico speso per gli incarichi legali agli avvocati nel Comune di Tortoreto: +1.163,2%”, si legge nella nota.

 

Noi siamo amministrati da un sindaco litigioso che quando perde le cause in primo grado, fa anche ricorso al Consiglio di Stato, e come sta accadendo sempre più spesso, poi le perde. Tutto questo determina che le tasse dei cittadini vengono spese per pagare gli avvocati, anziché per fare qualcosa di buono per Tortoreto.

Piccioni non è evidentemente a conoscenza di quelle buone pratiche, note a ogni buon padre di famiglia che voglia gestire bene le proprie finanze. Infatti, il Comune di Tortoreto, continua a fare cause, e a perderle, contro i cittadini, contro i genitori e anche contro i dipendenti comunali.

Stavolta è il caso di uno storico dipendente, l’ex custode del cimitero comunale. La procedura della sua rimozione era stata dichiarata illegittima in primo grado, ma l’amministrazione Piccioni aveva fatto un ricorso, anch’esso respinto. Così viene confermato dalla magistratura, in appello, quanto già evidenziato in primo grado.

Per cui, ancora una volta, il Comune di Tortoreto, grazie all’amministrazione comunale, è stato condannato a pagare, per le spese legali, altre 6.500 euro, oltre gli oneri di legge”.

 

 

 

I numeri. Nel 2015 il dato elativo alle spese legali era di 9500 euro, per crescere nel 2018 (ad un anno dall’amministrazione Piccioni), fino a 120 mila euro.

 

“Ovviamente queste spese aumentano a dismisura anche a causa delle liti contro il Manakara che potrebbe chiedere tra l’altro, un grosso risarcimento danni al Comune”, scrivono gli attivisti dell’associazione guidata da Franco Rampa.

 

“Inoltre, tra il 2018 e il 2019, un noto avvocato ha incassato ben 65.000 euro, solo dal comune di Tortoreto, guidato dal sindaco Piccioni.

 

Per di più, l’amministrazione ha ricorso al Consiglio di Stato contro due genitori ed un bambino di Tortoreto da cui si pretendeva il rispetto di un regolamento comunale del trasporto scolastico, già dichiarato illegittimo e irrazionale in primo grado.

A noi è chiaro che a Tortoreto, indirettamente, sia la magistratura a regolare il buon andamento amministrativo: imponendo il cambiamento di regolamenti illegittimi approvati dall’amministrazione Piccioni, entrando in merito agli orari di apertura dei locali d’estate, dichiarando la pianta organica un provvedimento estraneo alla procedura che ha seguito il comune rispetto all’ex custode del cimitero.

Ma questo fatto è gravissimo, in quanto è chiaro che chi amministra non è in grado di adempiere alle proprie funzioni senza fare errori grossolani, e allora, che paghino gli avvocati di tasca propria”.

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