Tortoreto, sagra della vongola: il bando e tutte le perplessità di Impegno Civico

Tortoreto. Tutto come da copione. Con l’associazione che alla fine ha organizzato la Sagra della vongola (“Amici della vongola”) che distribuiva materiale pubblicitario dieci giorni prima la scadenza del bando per l’assegnazione dell’evento eno-gastronomico.

 

Torna a punzecchiare sul tema delle sagre l’associazione Impegno Civico, guidata da Franco Rampa, che sul tema delle sagre cittadine e sulle perplessità nate attorno ai bandi, ha avviato una vera e propria battaglia. Di trasparenza dicono, che poi ha anche dei risvolti strettamente politici.

 

 

“L’avviso pubblico si è rivelato una presa in giro per tutti”, si legge nella nota, “ ed un modo per favorire gli amici dell’amministrazione comunale, oltre che della vongola. Anche per questo sospettiamo che la volontà dell’amministrazione sia quella di pilotare le sagre in quanto modifica ad hoc criteri e requisiti di partecipazione: per la sagra a Tortoreto Alto hanno fatto partecipare operatori di Alba Adriatica senza nessun problema, per la sagra della vongola c’era la preferenza per la sede legale delle associazioni a Tortoreto indipendentemente dalla residenza dei soci”.

 

Tre riflessioni a sostegno della propria tesi. “ Ci teniamo ad evidenziare”, fanno sapere gli attivisti di Impegno Civico, “ elementi che sottolineano la scorrettezza nella gestione di queste attività da parte dell’amministrazione Piccioni e nello specifico dell’assessore Ripani il quale dimostra ancora una volta di non essere persona adatta a ricoprire il ruolo istituzionale di indirizzo e controllo dell’operato degli uffici comunali di competenza.

Ci chiediamo come sia stato possibile non affidare questa sagra al consorzio OP “Vocoter”, composta da moltissimi pescatori di Tortoreto che avevano partecipato con entusiasmo all’avviso pubblico del Comune per riprendere l’organizzazione di una sagra che è nata proprio grazie a loro per promuovere il prodotto ittico locale. Non dimentichiamo che in certi periodi è stato un evento importante al pari della tradizionale festa di Ferragosto e che è una delle sagre più antiche d’Abruzzo.

Tale evento fu poi affidato alla società di calcio per finanziare l’attività sportiva dei giovani, ma, visto che da qualche anno tale esperienza si è chiusa, è chiaro che la sagra della vongola dovesse quasi naturalmente tornare in mano alla marineria tortoretana che invece non è stata ritenuta degna dall’amministrazione-Piccioni di organizzare la tradizionale sagra della vongola.

Negli ultimi tempi i pescatori di Tortoreto che partecipano alla OP “Vocoter” sono gli organizzatori di sagre importanti nei dintorni del proprio paese, come a Martinsicuro dove già lo scorso anno sono stati contattati per fare la vongolata al molo, riproposta anche quest’anno: addirittura ci sarà un bis a fine agosto per quanto è stata apprezzata. La nostra marineria nell’organizzare le sagre, è abituata a devolvere delle somme importanti in beneficienza, come è avvenuto lo scorso anno per i terremotati di Maltignano, e proprio per questo i nostri marinai hanno avuto apprezzamenti ed onorificenze dai comuni che li hanno coinvolti. Non dimentichiamo inoltre che la OP “vocoter” è riconosciuta a livello europeo e ministeriale mentre gli “amici della vongola”non sono neppure iscritti all’albo comunale delle associazioni. Come è possibile che questa OP, tanto apprezzata altrove e riconosciuta ai massimi livelli, sia stata esclusa proprio dalla sagra della vongola di Tortoreto?

Cosa ancora più grave è che la OP “Vocoter”, nel progetto proposto al Comune nell’avviso pubblico della sagra della vongola di Tortoreto ha evidenziato che una buona parte degli incassi sarebbe stata devoluta al comune per incentivare le attività dell’ecomuseo del mare di Tortoreto. Come mai nessuno ne ha tenuto conto? Visto l’esito della valutazione, è chiaro che i criteri stabiliti dall’amministrazione-Piccioni non hanno prodotto nulla di buono, come era prevedibile. Inoltre, rileviamo, che anche nel mese di agosto l’ecomuseo del mare è chiuso al pubblico, e cosa ancora più grave, negli ultimi tempi diversi nomadi si sono messi a bivaccare negli spazi dell’ecomuseo. Solo dopo molte segnalazioni sono arrivate le forze dell’ordine per allontanarli. Noi pensiamo che il patrimonio e la cultura marinara di Tortoreto non vadano mortificate in questo modo.

E’ chiaro che ci sono molte perplessità sulla gestione di tale avviso pubblico, ma per fare luce sulla vicenda, faremo un accesso agli atti, sperando che stavolta il Comune risponda, visto che a quanto pare negli ultimi tempi la trasparenza amministrativa è solo un optional a Tortoreto.

Per chiudere, vogliamo sottolineare che Tortoreto è tappezzata di manifesti abusivi della sagra della vongola, senza timbri che attestino il pagamento della tassa di affissione. Noi ricordiamo al sindaco e agli uffici preposti che qualche mese fa, la nostra associazione, pur avendo versato la somma dovuta per l’affissione di alcuni manifesti, se li è ritrovati coperti con fogli bianchi perché per un errore del Comune, erano stati attaccati sulle bacheche sbagliate. Oggi, con il paese tappezzato di manifesti abusivi della sagra della vongola, affissi senza aver pagato nessuna tassa, creando quindi danni erariali all’ente, nessuno si preoccupa di coprirli. Noi crediamo che questa disparità di trattamento sia inaccettabile e che il comune debba intervenire”.

 

(foto Stefano Uberti)

 

 

 

 

 

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