Nell’estate del 2019 non si farà, dopo la decisione della Pro-loco, che si era aggiudicata il bando per la sua organizzazione, salvo poi rinunciare in corsa per una serie di problematiche emerse durante il suo percorso.
Ma sul tappeto restano delle polemiche, ma anche delle prese di posizioni. Come quella argomentata in una lunga nota diffusa, nelle ultime ore, dal sindaco di Tortoreto, Domenico Piccioni, e dall’intera amministrazione comunale. Documento nel quale viene ricostruita tutta la vicenda, ma laddove non mancano alcune stoccate all’associazione, che attraverso il suo presidente Riccardo Junior Facibeni, negli ultimi giorni, ha spiegato le ragioni della rinuncia.
L’antefatto. “Alla luce delle criticità emerse lo scorso anno per organizzare la Sagra del centro storico”, si legge nella nota, ” l’amministrazione ha approvato, con voto unanime del consiglio, un regolamento finalizzato a potenziare gli eventi eno-gastronomici della cittadina, seguendo un percorso di assoluta trasparenza.
La commissione consiliare ha analizzato le due proposte pervenute per organizzare l’evento. Che è stato assegnato, con parere unanime dei presenti, alla Pro-Loco.
Il progetto. La proposta denonimanta “Rustelle sotto le Stelle”, prevedeva la valorizzazione dei prodotti locali, intrattenimento di alto livello e partecipazione dei ristoratori del centro storico, è stata giudicata la migliore. Proprio tale ultima circostanza, se da un lato risultava interessante per il rinnovo della manifestazione, avrebbe posto altresì incertezze di realizzazione, come paventato da alcuni membri della Commissione. A tal proposito, l’organo consiliare procedeva a convocare il presidente Riccardo Facibeni, il quale, pur ammettendo di non aver ancora consultato alcun ristoratore, manifestava la certezza della partecipazione degli stessi.
Su specifica domanda della commissione, il presidente si impegnava comunque alla realizzazione dell’evento anche in caso di mancata adesione delle attività del borgo non manifestando alcuna perplessità in merito alle tempistiche di realizzazione. Alla luce di tali garanzie, la Commissione approvava unanimemente il progetto della Pro Loco, al termine della seduta del 6 giugno. Ad ulteriore conferma del suo impegno, il presidente Facibeni sottoscriveva il giorno successivo, una nota, con la quale si impegnava ad organizzare l’evento anche in caso di mancata adesione dei ristoratori”.
Il resto è storia recente con la rinuncia formale da parte della Pro-loco, inviata all’Ente lo scorso 4 luglio.
La reazione. “Siamo estremamente sorpresi che l’associazione Pro Loco, da poco rinnovata nel direttivo e composta perlopiù di ex amministratori e/o candidati alle scorse elezioni comunali, disattenda il proprio impegno formale. Appare quantomeno improbabile che il nuovo direttivo, manifestatosi sulla stampa con una così grande voglia di rinnovamento, non abbia tenuto conto di quelle che sono le normali incombenze burocratiche che ogni organizzatore di sagra dovrebbe conoscere. L’amministrazione comunale rimane fortemente sorpresa ed altresì addolorata che una Pro Loco composta da soggetti che molto spesso lanciano strali contro l’Ente, soprattutto per un paventato “abbandono” del centro storico, voglia causare un così grande danno di immagine a Tortoreto.
Le stesse persone che un anno fa criticavano così fortemente l’organizzazione dell’Ente, che aveva ravvisato difficoltà, oggi infliggono a Tortoreto un danno di immagine ancor più grande e disdicevole. Con estremo rammarico, l’amministrazione deve comunicare alla cittadinanza che, a causa della inaffidabilità della Pro Loco Tortoreto e del suo ritardo nell’effettuare le comunicazioni non sarà più possibile organizzare una sagra che valorizzi adeguatamente il centro storico”.
Ente che si augura “che il prossimo anno possa essere individuato un partner organizzativo più serio e propositivo”.