Libera D’Amelio, capogruppo di Tortoreto Più non ha gradito il tono con il quale il sindaco Domenico Piccioni e l’assessore al turismo, Giorgio Ripani, hanno replicato alla sua sortita sulla questione del nuovo ufficio Iat. Costruzione la cui collocazione e realizzazione è stata sancita nel corso dell’ultima seduta consiliare.
“Sindaco e assessore”, dice, “dovrebbero apprezzare la presenza in aula consigliare di una opposizione capace di offrire
argomenti meritori finalizzati a un utile per la città di Tortoreto.
E’ evidente che gli stessi non contemplano nel loro modus agendi né il confronto né, men che meno, i rilievi critici forse anche per la scarsa preparazione tecnica da ultimo mostrata, visto che le risposte non vengono mai fornite in consiglio ma demandate a futura elaborazione nottetempo da parte degli uffici che oltre a smaltire il loro lavoro devono anche supplire alla non conoscenza tecnico-urbanistica dell’Assessore Ripani, soccorrendolo con i comunicati stampa”.
Toni e attacchi personali. “Invito il Sindaco e l’assessore al turismo ad una eleganza nei toni e nei contenuti soprattutto perchè il tema non ha carattere personalistico ma ha di mira il bene d
ella città e si rispediscono ai mittenti le gravi mancanze di rispetto”, prosegue la nota.
“Ma ci rendiamo ben conto che la giovane età dell’assessore non si accompagna al savoir faire politico. Pertanto si ritiene di non dover livellare verso il basso temi di ben altro spessore e lo scivolone stilistico, umano e terminologico espone gli stessi ad una valutazione ponderata da parte del sottoscritto per le eventuali conseguenze per le loro asserzioni non solo inopportune ma irriguardose.
“Comprendiamo come opposizione la difficoltà politica del sindaco Piccioni; è evidente che sia ancora amareggiato dal “tradimento politico” della sua maggioranza che non gli ha consentito neppure il supporto numerico per l’ambita carica di Presidente della Provincia.
E il Sindaco mosso da questa inconferente vis polemica scomoda addirittura vecchie questioni riguardanti la campagna elettorale chiaro segno di mancata metabolizzazione della recente sconfitta politica alle elezioni provinciali.