Tortoreto. Nel mirino dell’associazione Impegno Civico finisce il cimitero, dove in queste settimane sono in corso dei lavori di realizzazione di nuovi locali.
Ma il percorso seguito dall’esecutivo è oggetto di più di un rilievo da parte dell’associazione guidata da Franco Rampa. “In questi giorni”, si legge in una nota, “è in atto un intervento-tampone, con la costruzione di nuovi loculi i quali, prima di essere conclusi, sono già insufficienti rispetto alle necessità reali di Tortoreto. Si tratta, dunque di un progetto sbagliato nella sostanza e nella forma, non risolutivo”.
La critica. Sbagliato nella sostanza in quanto l’amministrazione ha deciso di costruire dentro al cimitero, occupando gli spazi aperti tra un padiglione e l’altro. Ma è sconcertante che nel periodo della commemorazione dei defunti, proprio all’ingresso del cimitero, fossero ammucchiati materiali edili di vario genere, alla rinfusa, visibili dietro a grigliati trasparenti.
Questo ampliamento è in costruzione davanti al padiglione ovest “San Matteo”, e va a restringere notevolmente gli spazi di accesso alle preesistenti tombe dei defunti, rappresenta l’ennesimo pezzo aggiunto al cimitero che sta diventando troppo costruito, un po’ come si è fatto negli anni a Tortoreto Lido, presa d’assalto da un eccesso di costruzioni che hanno ridotto la qualità della vita dei tortoretani. Adesso l’amministrazione Piccioni sta peggiorando anche la qualità della morte, con questi edifici-barriera che non si armonizzano con l’originario impianto del cimitero che aveva tanti spazi aperti e tanto verde al suo interno”.
Ricorrenza dei defunti. “La cosa più grave è che in occasione della commemorazione dei morti, i cittadini i cui defunti si trovano nel padiglione ovest san Matteo”, prosegue la nota, “non hanno nemmeno potuto portare un fiore sulla tomba del proprio caro, perché è in corso il cantiere di ampliamento del cimitero senza la necessaria programmazione.
Di fronte all’avviso ai cittadini, a firma dell’assessore Ciaffoni, che precisava come tenere in ordine le tombe, ci meraviglia che l’art. 83 del regolamento di polizia mortuaria sia stato in parte disatteso dal Comune stesso, così come l’art. 32.2 che definisce che la manutenzione, l’ordine e la vigilanza dei cimiteri spettano al Comune. La manutenzione e l’ordine sono state scadenti, per tutto il materiale edile ammucchiato vicino all’ingresso del cimitero, ma anche perché nessuno ha pensato a come permettere l’accesso alle tombe del padiglione ovest San Matteo, dove evidentemente giacciono defunti di serie B.
Inoltre, l’art. 34 del regolamento riguarda il diritto alla sepoltura. Se si continuerà a fare interventi non risolutivi nel cimitero, arriveremo a non avere più spazio neppure per i nostri defunti. Sarà il caso di prevedere un ampliamento al di fuori dell’attuale perimetro, o di individuare un nuovo sito?”.