Come è noto, infatti, il regolamento legato alla Tari, approvato nei mesi scorsi, prevedeva due opzioni: il pagamento in una soluzione unica. Oppure in tre rate. Con l’attivazione del Pago Pa tutte le procedure, relativamente alla fatturazione, si sono allungate. Ecco, dunque, che nel mese di giugno, teoricamente, chi vuole rateizzare deve pagare due bollette a distanza di poche settimane, visto che la prima è scaduta (30 aprile), la seconda è in scadenza il 30 giugno.
“L’amministrazione ha combinato l’ennesimo pasticcio”, si legge nella nota, “ perché prima ha deciso di fissare la prima scadenza al 30 aprile, senza recapitare le bollette, per poi spedirli a giugno.
I cittadini che vogliono pagare in tre rate, sono costretti a versare 2 rate insieme per colpa del comune che ha recapitato in ritardo gli avvisi di pagamento.
Chi ci assicura che tra 5 anni non arriveranno gli avvisi di accertamento per le rate pagate in ritardo con ulteriori more e sanzioni? Quali atti ha deliberato l’amministrazione comunale per evitare che questo ritardo nella consegna degli avvisi della tari diventi una trappola per il cittadino contribuente?
Inoltre è evidente l’illegittimità di questi avvisi, visto che il comune ha disatteso quanto stabilito nel consiglio comunale del 6 marzo 2019, non mettendo il cittadino in condizione di godere della rateizzazione a cui ha diritto nel pagare le tasse; per di più i due terzi di una tassa annuale, devono essere pagati entro giugno, quindi anticipando queste somme al Comune”.
L’associazione politica, diretta da Franco Rampa, oltre a segnalare la problematica, chiede al Comune di differire le scadenze delle rate del 30 giugno (al 30 settembre) e del 30 settembre (al 30 dicembre), visto “ che l’amministrazione” si legge, “ ha disatteso quanto stabilito con una delibera di consiglio comunale, per cui l’applicazione della scadenze sulla Tari è illegittima”.
Inoltre ci chiediamo perché i nostri amministratori non abbiano organizzato un incontro con la cittadinanza per spiegare le nuove modalità di pagamento e cioè il nuovo sistema digitale “PagoPA”.
Novità del Pago PA. Anche su questo aspetto, viene mosso un appunto. “Infatti, molti anziani, si sono recati presso alcuni sportelli bancari di Tortoreto, i quali non erano abilitati ad effettuare il pagamento tramite sistema “PagoPA”, per cui hanno dovuto prelevare in alcuni casi, anche ingenti somme in banca, per poi recarsi alle Poste a piedi per effettuare il pagamento. Evidenziamo che gli uffici postali di Tortoreto, continuano a non essere presidiati, così come avveniva prima del furto recente a mano armata, esponendo così ad ulteriori rischi gli anziani e la popolazione meno tecnologizzata. Ovviamente tutto questo ha creato grande confusione tra i cittadini che hanno dovuto fare lunghe file nella confusione generale.
Nonostante questi disagi, il sindaco ha premiato proprio lo scorso 10 giugno, tutti gli 8 responsabili del comune di Tortoreto, attribuendo loro indennità di posizione per somme che si aggiungono al normale stipendio, e che vanno da 8.300 euro a 12.800 euro, per un totale di 78.300 a carico dei cittadini di Tortoreto. A questo prezzo gli uffici del comune dovrebbero garantire, insieme all’amministrazione comunale, una gestione efficiente, efficace e di qualità. Purtroppo non sempre è così”.
Una stoccata Impegno Civico la riserva anche alla minoranza consiliare, “ che tace mentre l’amministrazione spreme i cittadini come limoni”.