Tortoreto. “Da una parte si pretende che le associazioni che organizzano eventi si attengano alla Circolare “Gabrielli”, dall’altra si pubblicizzano eventi privi di ogni tipo di legittimazione”.
Monta la polemica, da parte del dell’associazione Impegno Civico Tortoreto su alcune iniziative programmate nelle prossime settimane. Sotto la lente d’ingrandimento dell’associazione finisce un’iniziativa in particolare: la fabbrica del cioccolato, in programma al largo Marconi in occasione del ponte del 1 Maggio.
“Iniziativa già veicolata sul profilo Facebook del Comune”, si legge in una nota, “ma mai legittimata attraverso una delibera di giunta comunale.
Non è stato concesso neppure il necessario patrocinio sebbene il simbolo dell’Ente sia ben visibile sul manifesto, inoltre, essendo un evento da tenersi sul demanio marittimo, rileviamo che ad oggi è completamente privo di ogni tipo di permesso. Tale manifestazione non fa parte delle progettualità presentate dalle associazioni a seguito di uno specifico avviso pubblico comunale, il cui termine era lo scorso 15 febbraio”.
E qui si innesta una presa di posizione più circostanziata che si lega ad una nota, prodotta dall’assessorato al turismo lo scorso dicembre, con la quale le associazioni cittadine venivano invitate a presentare, entro il 15 febbraio, le proposte da inserire nel programma delle manifestazioni del comune.
Nella stessa nota si evidenziava la necessità di tenere conto della Circolare del 7 giugno 2017 relativa alle pubbliche manifestazioni. Percorso legato anche alla necessità di prevedere particolari forme di accortezza, sulla base della nota circolare Gabrielli, per l’organizzazione di eventi aperti al pubblico.
“Purtroppo alcune associazioni”, scrive ancora Impegno Civico, “visti i nuovi adempimenti da attuare, hanno rinunciato a organizzare delle manifestazioni durante l’estate. Mentre poi si veicolano eventi ancora “abusivi”.
Diversi sono, inoltre, gli interrogativi che l’associazione pone cartellone degli eventi estivi che dicono” a dispetto del passato dove venivano previsti calendari provvisori a Pasqua, ancora non si conoscono”.