Tortoreto. Pieno appoggio al sindaco Domenico Piccioni e chi, in questo frangente, ricopre ruoli istituzionali: il consigliere alle politiche sociali Massimo Figliola e l’assessore Giorgio Ripani.
E’ una linea legata alla coerenza e alla salvaguardia del lavoro fatto negli ultimi anni quella palesata dal coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia, che di recente ha commissariato il circolo di Tortoreto.
E sotto questo aspetto le esternazioni di Claudio Seccafieno, che negli ultimi 13 mesi, ha guidato il partito della Meloni nella cittadina costiera, hanno favorito una chiara presa di posizione da parte dei vertici provinciali.
“Fratelli d’Italia”, sottolinea Marilena Rossi, coordinatore provinciale di FdI, ” sin dall’inizio del mandato è stato in maggioranza con il sindaco Domenico Piccioni.
I nuovi entrati avevano idee diverse per Tortoreto, troppo diverse dalla linea del partito.
Il coordinamento provinciale ha provato tante volte una mediazione, ma la volontà di fare un percorso alternativo ha prevalso sul senso di appartenenza al partito ed è stato consequenziale fare chiarezza commissariando un circolo che non seguiva la linea politica del partito.
Questione tessere. Attorno alla adesioni recenti al partito, con la nuova gestione, e con il rischio che il percorso possa essere diverso da quello tracciato, Marilena Rossi fa una ulteriore specifica.
“Riguardo gli oltre 100 tesserati fuoriusciti pronti ad impedire il secondo mandato al sindaco Piccioni occorre fare una precisazione: nell’anno in corso a Tortoreto risultano esserci le tessere fatte dal consigliere Figliola, dall’assessore Ripani ed altre arrivate spontaneamente dal web.
Non diamo i numeri al lotto ma parliamo di politica.
Nodo politico. “Il problema di Claudio Seccafieno”, prosegue la nota, “è stato quello di voler ossessivamente formare un gruppo contro l’attuale maggioranza, riuscendo a creare però squilibrio e fibrillazione sulla stampa e sul territorio.
Per questo motivo il partito ha dovuto invece creare gli anticorpi per impedire una deriva politica che non seguiva la linea politica del partito stesso. Se è vero che Fratelli d’Italia si candida ovunque per essere un partito di governo, non può mettere da parte e oscurare chi c’era anche quando i consensi erano molti di meno dei giorni nostri”.