Tortoreto. Una richiesta di informazioni a segretario comunale e dirigente del settore manutentivo per sapere se la ditta che ha in appalto la gestione della manutenzione del verde e dei fossi, abbia operato nel rispetto del contratto di appalto.
L’ondata di maltempo che ha colpito il litorale (per fortuna senza danni a queste latitudini) è oramai alle spalle. Restano, però, le polemiche per gli allagamenti che si sono generati in alcune zone della riviera (lungomare altre strade del centro). Polemiche che non si spengono nemmeno il giorno dopo il breve ma intenso acquazzone che ha spazzato la riviera.
Il consigliere comunale di minoranza Nico Carusi (Lega), ha inviato una Pec in Comune per chiedere lumi sull’accaduto e soprattutto sugli affidamenti e obblighi della società che si occupa di alcune manutenzioni. Rincarando la dose: “ Ho avuto modo constatare”, sottolinea Carusi, “che la ritardata apertura delle cavate a mare, dei tombini e chiusini presenti sulle strade, è stata la causa principale dei disagi”.
ECCO L’INTERVISTA
Sulla questione torna a punzecchiare anche Domenico Di Matteo, consigliere di Obiettivo Tortoreto. “ In tanti anni”, dice, “ non ho mai visto il lungomare allagarsi in questa maniera e in così pochi minuti. Le riflessioni da fare sono tante. In primo luogo, le precedenti amministrazioni hanno investito 3,2 milioni per realizzare due fossi che, alla resa di conti, non riescono a risolvere i veri problemi.
Poi sul lungomare possono essere avanzati dei dubbi. Ma le cavate sono state aperte in tempo? E la stessa cosa può valere per tombini e chiusini? Poi c’è la questione dei recenti lavori sul lungomare. Viene da chiedersi: le nuove griglie sono sufficienti a sostenere il carico di acqua piovana?”
Da parte di entrambi i consiglieri, però, arrivano attestati di stima per la squadra esterna dell’ufficio manutentivo, per l’attivismo manifestato nella fase più delicata del temporale di ieri.