Teramo. “Avendo appreso che l’assessore Giovanni Cavallari, con delega di Vice Sindaco, abbia formalmente comunicato di voler continuare a prestare servizio a tempo pieno presso l’Ente di appartenenza, cioè a dire presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Teramo (dove egli è Funzionario a tempo indeterminato), appare quantomeno opportuno segnalare come sia doveroso un controllo concernente la legittimità, la compatibilità e l’opportunità politico-professionale delle attività e competenze delegate al Vice Sindaco, come è noto relative ai Lavori Pubblici, all’Edilizia Scolastica, alla Protezione Civile, allo Sportello Unico per l’Edilizia (SUE) e all’Edilizia Privata”. A dirlo è il consigliere comunale del gruppo misto, Ivan Verzilli.
“Non v’è chi non veda come il Funzionario VVFF Giovanni Cavallari sia stato fino ad oggi titolare di consistenti poteri ispettivi, di controllo e di verifica relativi ad infrastrutture ed immobili pubblici e privati insistenti nel Comune di Teramo, riguardo ai quali ha sempre prodotto relazioni, accertamenti, verbali, sopralluoghi, prescrizioni ed ogni altro provvedimento demandato dalla legge alla competenza del Corpo cui egli appartiene e nel quale ricopre un ruolo apicale con significativa rilevanza esterna”.
“Orbene, prescindendo dagli approfondimenti di legittimità del caso, per i quali produrrò apposita dettagliata interrogazione consiliare al Sindaco di Teramo, ritengo sia appena il caso di sollevare dubbi circa la pericolosa commistione fra l’attività professionale del Vice Sindaco e quella politica e di indirizzo che egli svolge in seno all’organo esecutivo comunale. Una commistione che suscita perplessità circa l’opportunità politica che egli rimanga in servizio a tempo pieno in un Ufficio pubblico che è deputato ad effettuare penetranti controlli relativi ad infrastrutture ed immobili pubblici e privati, le stesse infrastrutture ed immobili che in seno agli organi comunali egli dovrebbe promuovere con attività di indirizzo, rivestendo nel secondo caso la funzione di controllato nei confronti dei Vigili del Fuoco”.
“Pongo pertanto alla riflessione pubblica le seguenti domande:
1) È compatibile e opportuno – a livello politico-istituzionale – che il Vice Sindaco Giovanni Cavallari sia titolare di attività e competenze delegate nelle medesime materie oggetto della propria attività professionale, la quale egli ha svolto e continuerà a svolgere a tempo pieno in qualità di funzionario/dipendente a tempo indeterminato presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Teramo?
2) È plausibile supporre che il Vice Sindaco, nell’esercizio delle proprie funzioni assessorili, osservi un comportamento improntato all’imparzialità e al principio di buona amministrazione, come espressamente richiesto dall’art. 78 comma 1 del Testo Unico degli Enti Locali?
3) È ipotizzabile il verificarsi di ipotesi nelle quali sorga un dovere di astensione relativamente a deliberazioni di giunta che abbiano ad oggetto pratiche professionalmente attenzionate o attenzionabili dai Vigili del Fuoco (come prescritto dall’art. 78 comma 2 del TUEL)?
4) È configurabile nel suo caso un dovere di astensione dall’esercizio dell’attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio amministrato, ai sensi di quanto richiesto dall’art. 78 comma 3 del TUEL?
5) Il Sindaco Gianguido D’Alberto ritiene – al di là di ogni verifica di legittimità – che sia opportuno, in termini politici e di correttezza istituzionale, che il suo Vice continui a svolgere a tempo pieno la sua professione, per un minimo settimanale di 36 ore (plausibilmente anche oltre, considerata la sua posizione apicale), sottraendo di fatto la maggior parte del suo tempo all’impegno per la collettività teramana?
6) Il Sindaco ritiene possa escludersi una commistione fra i poteri di verifica, ispettivi e di controllo demandati dalla legge ai Vigili del Fuoco, e i poteri di indirizzo assegnati all’assessore Giovanni Cavallari, relativi alle deleghe assessorili ai Lavori Pubblici, all’Edilizia Scolastica, alla Protezione Civile, allo Sportello Unico per l’Edilizia (SUE) e all’Edilizia Privata?”