Teramo. Il prossimo consiglio comunale della città avrà, come oggetto tra i punti all’ordine del giorno, il terremoto che ha scosso il nostro territorio nel 2016 e 2017.
“Abbiamo notato che, tra gli argomenti da porre all’attenzione degli organi sovraordinati di governo, manca un qualsiasi accenno al problema della sospensione delle tasse a carico dei cittadini teramani”, sottolineano i consiglieri comunali di Futuro In, Maurizio Salvi e Franco Fracassa. “Come è previsto dal dettato normativo esteso dai governi a guida PD la sospensione delle tasse è prescritta sino al 01 gennaio 2019, data dalla quale bisognerà tornare a pagare, per l’intero, i contributi pregressi e quelli futuri, senza alcuna ulteriore dilazione”, sottolineano i due consiglieri comunali.
“Ricordiamo che per il sisma 2009 i cittadini aquilani hanno usufruito di un diverso trattamento normativo e quindi del rimborso delle tasse sospese nella misura del 40% dilazionato in dieci anni. Pensiamo che gli eventi naturali catastrofici, come il terremoto, debbano essere trattati tutti allo stesso modo così come i cittadini che li subiscono. Teramo soffre ancora della lontananza di molti concittadini che hanno l’abitazione inagibile e sono stati costretti a trasferirsi nelle località della costa, senza un certo rientro. I teramani devono essere messi in grado di tornare alla normalità senza l’angoscia di dover corrispondere somme che, oggi, da sfollati, sono sicuramente utili ad una rinascita personale e comunitaria.
Pertanto proporremo di emendare l’ordine del giorno del Consiglio del 14 dicembre 2018, con la proposta di trattare i cittadini teramani come quelli aquilani: il rimborso delle tasse sospese nella misura del 40% in dieci anni.
Siamo certi che tutti i componenti del consiglio comunale di Teramo, di maggioranza ed opposizione, accoglieranno con favore questo nostro proposito e che i rappresentanti in Parlamento della Lega e del M5S, oggi maggioranza e forza di governo, vorranno perorare questa causa”