“Caro Sindaco,
appare di palmare evidenza come la incomprensibile scelta da lei compiuta di procedere all’azzeramento della sua Giunta, senza alcuna motivazione apparente, l’abbia ineluttabilmente condotta in una condizione di oggettivo imbarazzo, come testimonia sia il notevole lasso temporale intercorso tra l’atto prodromico di destituzione dei suoi delegati e l’attualità che dalla ridda di rumors, difese ad oltranza di consiglieri su probabili o improbabili assessori, belligeranti dichiarazioni di consiglieri a mezzo social, che la assicuriamo, gettano discredito sulla sua figura di primo cittadino ed in definitiva sulla città che purtroppo versa in uno stato di narcosi politico amministrativa.
Apprendiamo sgomenti, seppure da indiscrezioni più o meno giornalistiche, che lei stia per varare un nuovo governo cittadino a tre teste, che siamo sicuri, verrà ricordato come il primo esperimento dell’era repubblicana, in cui un Sindaco, seppure eletto con una sua ampia maggioranza, ritenga di rafforzare l’azione di governo con l’ingresso in amministrazione di due ulteriori candidati sindaci che erano suoi avversari in campagna elettorale, senza alcuna motivazione apparente, se non quella, più verosimile, ahinoi, che si stessero pagando cambiali politiche regionali sulla testa dei cittadini teramani, ai soliti noti politici non teramani che intendono finalmente mettere le mani sulla nostra amata città. Signor Sindaco, noi la vogliamo tranquillizzare, perché comprendiamo il suo imbarazzo e vogliamo anche semplificarle le scelte, che appaiono, grazie alla sua inspiegabile volontà di azzeramento, sempre più difficili da assumere, per la bramosia di poltrone e posizioni che si sta ingenerando in queste settimane tra gli aspiranti nuovi e vecchi poltronisti della sua ‘nuova maggioranza’.
E allora caro Signor Sindaco le vogliamo comunicare con estrema fermezza che noi intendiamo rimettere nelle sue mani la delega della nostra bravissima Vice Sindaco, evidentemente non per ragioni di demerito nella sua azione di governo, che appare invece densa di apprezzabili spunti, peraltro sulla scorta di giudizio univocamente riscontrato in città, ma, al contrario, perché non intendiamo iscriverci al novero di coloro che, attratti dalla famelica necessità di ottenere uno strapuntino del potere, perdono inevitabilmente il contatto con il cittadino comune, con le sue difficoltà quotidiane, con le sue paure, con le sue passioni, con le sue speranze e con le sue emozioni. Per noi caro Sindaco, la politica è passione prima di tutto, è servizio al cittadino, è difesa del bene comune ed avremo modo di dimostrarglielo”.