Il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, e l’assessore al ramo Andrea Core, rispondono alla richiesta di chiarimento avanzata dal consigliere di opposizione Verzilli sulla refezione scolastica.
“Non solo non risulta che il centro di cottura di via De Albentiis non sia stato ancora allestito, ma esattamente il contrario: il centro cottura è funzionante e funzionale, pronto ad entrare in servizio e quindi erogare i primi pasti già lunedì 25 gennaio – dicono – Si tratta di un risultato storico: per la prima volta nella sua storia, il Comune di Teramo, grazie alla programmazione di questa amministrazione, si è dotato di un centro di cottura proprio, da mettere a disposizione del soggetto che si aggiudicherà i vari appalti. Un passo importante, a testimonianza di come il comune di Teramo abbia investito nel settore e lavori quotidianamente per garantire sempre maggiore qualità dei servizi erogati. Il tutto senza comportare alcun tipo di aggravio sui costi del servizio e quindi sulle famiglie.
In merito ai tempi, saranno gli uffici a verificare e garantire il rispetto puntuale del contratto, ed eventualmente se previste ad irrogare sanzioni/penali. Ma ci consenta di ricordare che una miglioria così importante ed insindacabile, mai prevista nel comune di Teramo, è stata raggiunta in solo un anno di lavoro, visto che la ditta è formalmente subentrata ad inizio febbraio, nel bel mezzo di una pandemia che evidentemente ha comportato slittamento dei tempi previsti, oltre che delle oggettive difficoltà.
Si tratta di un risultato che rivendichiamo con forza, anche nell’ottica di voler dare immediatamente delle risposte puntuali, oneste e trasparenti”.
E ancora: “Il fatto che i pasti vengano veicolati da fuori comune non è una novità, e soprattutto un’esclusiva del Comune di Teramo, visto che i centri cottura scarseggiano in tutta la provincia. Negli anni passati, al di là del colore dell’amministrazione comunale, i pasti erogati erano veicolati dai centri cottura della ditta che si aggiudicava l’appalto e, quindi, molto spesso, se non sempre, venivano da fuori comune (L’Aquila, Civitella, San Benedetto). Il tutto nel rispetto dei capitolati di gara e della normativa vigente, che prevedono la necessità di confezionare ed erogare i pasti entro un raggio chilometrico o un arco temporale ben definito. Per farci comprendere meglio le rivolgiamo non una domanda: è più facile raggiungere L’Aquila attraverso la rete autostradale, oppure alcuni piccoli Comuni, dove erano in precedenza i centri cottura, dell’entroterra teramano attraverso strade provinciali o statali? Banalmente arriva prima un pasto dall’Aquila o da un comune dell’entroterra? La risposta è semplice ed intuitiva, ma soprattutto è superata dai fatti riportati all’inizio. Da lunedì il centro cottura per la prima volta sarà al centro di Teramo e di proprietà del Comune di Teramo. Un risultato di cui andare fieri, al di là di ogni polemica spicciola. Se lei ha davvero a cuore la qualità del servizio, che evidentemente passa per la dignità dei lavoratori e delle lavoratrici, si attivi presso la sua ex forza politica (la Lega, non si confonda con il M5S) affinché finalmente dia risposte concrete a questo tipo di emergenza, evitando che in futuro possano verificarsi ritardi insopportabili come quelli dei mesi passati”.