Teramo, polemiche in Provincia: Di Bonaventura replica a La Casa dei Comuni

Teramo. Il presidente della Provincia Diego Di Bonaventura non perde tempo e replica alle critiche che gli sono state mosse dal gruppo La Casa dei Comuni.

 

“Non entro nel merito delle valutazioni politiche che legittimamente la minoranza ritiene di esprimere. Gli altri contenuti del comunicato della Casa dei Comuni sono da respingere totalmente al mittente, con garbo istituzionale. Mi fermo a due affermazioni assolutamente non corrette – uso una formulazione gentile- quella relativa alla riprogrammazione del fondi della 150 e il progetto “Montagna illuminata”. Per quanto riguarda i fondi residui della 150 abbiamo dovuto riformulare la richiesta, nessuna bocciatura da parte della Regione ma interpretazioni tecniche diverse alle quali, come è evidente, la parte politica è estranea. Circostanze consuete che accadono quotidianamente e la riprogrammazione è già stata ripresentata.

Quanto alla “Montagna illuminata” la Provincia, non il “Presidente da solo” ha presentato a finanziamento alla Cabina di Regia dei fondi complementari del PNRR un progetto che riguarda l’area montana, progetto che è stato sostenuto dalla Regione Abruzzo e approvato. Progetto sollecitato dal fatto che dai Comuni montani non era arrivata alcuna proposta a valere su quella specifica misura (A.2.1.) relativa alla rifunzionalizzazione, efficientamento energetico e mitigazione della vulnerabilità sismica del comprensorio dei Prati di Tivo.

Quindi, scusate se lo abbiamo presentato. Oltre 2 milioni e 400 mila euro a favore di un’area che lamenta la mancanza di investimenti pubblici. La scheda progettuale approvata prevede che: “l’adozione del presente atto fa comunque salvi gli effetti del Protocollo di Intesa con le Amministrazioni interessate nell’esercizio della loro autonomia”. Peraltro il progetto prevede un percorso di democrazia partecipata con le comunità locali. Tradotto, se i Comuni non sono d’accordo possono benissimo rinunciare al finanziamento: non abbiamo ancora convocato il tavolo perché è accaduto tutto a fine dicembre e stiamo aspettando la documentazione ufficiale. Del resto, ricordo a Scarpantonio che anche il Piano per la messa in sicurezza dei Prati di Tivo con gli O’bellx (tanto contestati) è stato presentato dalla Provincia (quando lui era consigliere delegato alla viabilità e ai lavori pubblici) e finanziato dalla Regione Abruzzo (Masterplan quindi Fondi Europei) seguendo lo stesso identico iter.

Nel caso dell’Ipsia Marino poi, mi spiace davvero: è stato dichiarato inagibile cinque anni fa sempre quando c’era Scarpantonio senza un piano B. Adesso abbiamo trovato la copertura finanziaria. Direi che dobbiamo chiudere questa pagina non gloriosa. Quanto a “Perché non dice la verità sugli impianti ad esempio che non possono essere riaperti perché dall’inizio del suo mandato qualcuno da lui ben conosciuto non ha pagato l’energia elettrica? Voglio dire che questa è un’affermazione che sfocia nella diffamazione con sottintesi e insinuazioni creati ad arte per alimentare una falsa rappresentazione della realtà. Se Mauro è al corrente di comportamenti non conformi, può tranquillamente rivolgersi a chi di dovere o rivelare lui queste verità. L’insinuazione, quella è davvero brutta. Comunque le bollette insolute riguardano il periodo non coperto dalla gestione esterna, sono quindi a carico della Gran Sasso Teramano che non aveva liquidità per pagare. Tutte cose che Scarpantonio sa bene perché ha convocato innumerevoli Commissioni sull’argomento”.

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