“L’obiettivo della richiesta è quello di assicurare un adeguato coinvolgimento degli enti, delle associazioni legittimamente interessate, delle forze sociali, dei cittadini – ha scritto Di Giammartino – nonché garantire una maggiore trasparenza sui dati essenziali delle operazioni si qui svolte, le quali sono rimaste nascoste ed occulte, nonostante l’interesse pubblico sottostante e connessi riverberi sul tessuto sociale e sull’assetto urbanistico della città”.
“In particolare”, ha continuato, “risulterebbe appropriato avere notizie sulla proposta del promotore; sul costo finale del project e gli oneri a carico della parte pubblica; sul valore economico dei servizi da avvalere a favore del promotore ed i costi relativi; sulla dichiarazione dell’interesse pubblico, sul piano economico e finanziario con dedicata relazione sui parametri economici; sulla scheda sul trasferimento dei rischi in capo al promotore; sulla verifica della convenienza ad adottare la procedura di project financing in luogo di un appalto ordinario; sullo stato del procedimento e connesse verifiche di conformità; sulle garanzie offerte dalla società proponente, in particolare della società mandante, la quale, a più riprese, si è resa, a livello nazionale, protagonista di poderose vertenze sindacali, a causa di numerose procedure di licenziamenti collettivi, nonché di non rispetto delle scadenze di pagamento degli stipendi, causando conseguenze gravi per i lavoratori e forti disagi sociali.
La lettera conclude così: “L’esortazione si riferisce anche, laddove ritenuto opportuno, per una rivisitazione della delibera consiliare n.19 dell’ 11 luglio 2017, ai fini dell’esatta individuazione e definizione della porzione di territorio interessata al nuovo insediamento, nonché allo scopo di recuperare la potestà di pianificazione urbanistica -lasciata all’altrui discrezione-, posto che le scelte insediative definitive sembrano essere maturate per altre vie -non istituzionali-, e da altri soggetti -non deputati-. Senza considerare, poi, che la citata deliberazione 19 non prevedeva, in quanto non specificato, un qualsivoglia intervento tramite un dedicato project”.