Interviene anche il consigliere comunale della lista civica Oltre, Luca Corona, in merito alla nuova giunta varata dal sindaco Gianguido D’Alberto.
“E’ proprio vero che la vita è costellata da coincidenze. Caro Sindaco D’Alberto risuonano ancora le sue parole di qualche anno fa contro la precedente amministrazione di centrodestra. Asseriva sulle tv locali che, la giunta a nove (cioè il numero massimo) senza una riduzione di stipendio è dettata solo ed esclusivamente dalla necessità di tenere insieme i cocci di una maggioranza che ormai non esiste più però questo i teramani non lo meritano ed i teramani non meritano di dover pagare le inefficienze e le incapacità di questa maggioranza di dare un progetto chiaro alla città. Non solo, nel giugno 2016 in merito ai consiglieri delegati, lei in qualità di capogruppo del PD identificava l’utilità di tale istituto proposto dall’allora maggioranza come un appendice alla crisi (amministrazione Brucchi) apparentemente chiusa e finalizzata solo alla spartizione di potere; oggi invece qual è la motivazione che la porta a ritenere utile ad avere oltre ai nove assessori anche alcuni consiglieri delegati?”.
“Ed allora, considerato che parlava di riduzione degli stipendi, inizi a dare un segnale forte. Ha ritenuto di aumentare gli assessori portandoli al numero massimo, bene, però riduca sino alla metà lo stipendio di tutti, potrebbe iniziare così il suo nuovo programma per la città anche perché, parafrasando il suo pensiero, i teramani non meritano di dover pagare per le questioni interne alla politica, casomai i nostri cittadini meriterebbero di poter circolare su strade dignitose e sicure e non trovare asfaltati nuovi solo a macchia di leopardo – prosegue Corona – Nella presentazione della sua nuova maggioranza allargata ad altri due ex candidati a sindaco, che non più di diciotto mesi addietro, ritennero di non aderire al suo progetto, lei ha cercato in tutti i modi, chiaramente non riuscendoci, di declinare la grave crisi di maggioranza come un progetto politico nuovo”.
E conclude: “In realtà appare un progetto politico certamente non fresco, quasi raffermo per non dire secco o stantio, Per sostituire due assessori ed inserirne altri due occorreva necessariamente far rimanere la nostra città senza una giunta per quasi due settimane? Se la sua candidatura a sindaco era stata fortemente voluta da quella che si chiamava al tempo Alleanza Civica per Teramo, con un forte impulso dall’interno del gruppo Teramo 3.0, oggi che ha ritenuto di dover collocare fuori dalla giunta proprio il gruppo Teramo 3.0 che del civismo è stato veramente il promotore in questa città, come fa lei ancora a parlare di esperienza civica. Caro Sindaco è proprio vero che, chi critica prima o poi ti imita”.