La nomina di un cittadino residente a Crognaleto come rappresentante del Comune di Fano Adriano al BIM ha suscitato polemiche.
“In qualità di capogruppo della minoranza al Comune di Fano Adriano”, scrive in una nota Angelo Mastrodascio, “intendo protestare con forza per la scelta del sindaco Luigi Servi di nominare un cittadino residente nel Comune di Crognaleto quale rappresentante del nostro Comune al BIM, l’ente istituito per il bacino imbrifero degli impianti idroelettrici Enel lungo il corso del Vomano e formato da 26 Comuni”.
“Una decisione incomprensibile, che sia i consiglieri di maggioranza del Comune di Fano Adriano che gli abitanti tutti, dovrebbero contestare senza alcuna reticenza! Possibile non ci sia un consigliere o un cittadino di Fano Adriano in grado di rappresentare il proprio Comune per questa carica? E’ ragionevole nominare una persona residente in un altro Comune?”.
“In realtà sull’intera questione il nostro sindaco si è comportato in modo molto singolare. In occasione delle elezioni per la carica di presidente del BIM, che hanno visto eletto l’ex sindaco di Crognaleto, Giuseppe D’Alonzo, Il sindaco Servi, il giorno stesso dell’elezione, ha inopinatamente tolto la delega al precedente rappresentante da lui nominato, il sig. Vinicio Di Battista, per contrasti sul nome del presidente da appoggiare, contravvenendo proprio il sindaco, per quello che ne sappiamo, a precedenti accordi. A seguito di ciò, ha nominato il nuovo rappresentante nella persona di Antonio di Battista, attuale vicesindaco. Tale nomina non poteva però essere accolta dall’Ente, in quanto il nuovo delegato non è residente nei Comuni appartenenti al BIM. Alla fine della fiera, il sindaco non ha trovato di meglio che delegare Gianluca Ceci, come detto residente nel Comune di Crognaleto, dipendente del Mote e che nulla ha a che fare con Fano Adriano!”.
E ancora: “Che ne può sapere delle problematiche del nostro Comune? Quali istanze porterà avanti, considerata la sua, si può immaginare, assoluta mancanza di conoscenza del territorio e della popolazione che dovrebbe rappresentare? Inoltre il Comune di Fano ha due rappresentanti al BIM, uno dei quali è proprio il sindaco. Se proprio voleva nominare Ceci per motivi o interessi tuttora ignoti e che vorremmo ci riferisse, avrebbe almeno potuto cedere il suo stesso posto ad uno dei consiglieri di maggioranza, relegati invece fin dall’insediamento, alla semplice ratifica delle decisioni di giunta. Non c’è almeno uno di loro all’altezza del compito? Una scelta vergognosa!”.
“Con questa scelta il Comune di Fano Adriano si è oltretutto posto fuori da una collaborazione (di fatto uccidendola sul nascere) e unione di intenti che si andava profilando tra i Comuni montani dell’Alta Valle del Vomano, cosa questa che avrebbe consentito loro di avere una voce più autorevole riguardo alle problematiche del nostro territorio”.