Vincenzo Cipolletti, Valdo Di Bonaventura, Maria Cristina Marroni, Giancarlo Puritani, Berardo Rabbuffo, Demetrio Rasetti.
Sono loro i primi “protagonisti” dell’Alleanza Civica per Teramo, un’associazione, una nuova realtà, “un patto tra diverse liste civiche – ha spiegato la moderatrice dell’incontro Carla Dragoni – con l’intento di affrontare le prossime elezioni amministrative cittadine su basi politiche ed etiche, distanti da esigenze di partito, logiche spartitorie, rapporti ed interessi economici sovente contigui alla politica e che abbiano invece come obiettivo fondante la proposta per un nuovo governo della città, basato sui valori della legalità, della Costituzione, della competenza e dell’efficienza amministrativa”.
“E’ un momento importante per la nostra città – ha affermato Di Bonaventura – perché stiamo vivendo un periodo buio e il centro storico è la reale fotografia del nostro tempo. Immaginiamo di creare una democrazia partecipata in uno scenario politico che vede profonde criticità nei due grandi schieramenti “tradizionali” quelli del centrodestra e del centrosinistra”.
“Stiamo ragionando sull’idea di una città in via di sviluppo, intelligente, che sia una “smart city” – ha detto Rasetti – una sorta di traliccio lineo su cui montare tutta la struttura. È un programma ambizioso a lunga gettata”.
“In una lettera che scrissi un paio di anni fa ai cittadini teramani – ha dichiarato la Marroni – ho riassunto tutto quello che ho portato e fatto in consiglio comunale: 43 interrogazioni, due ricorsi al Tar per conflitto di interessi con la moglie del nostro ex Sindaco che lavora alla Team e la mancata manutenzione da parte del Ruzzo. Ho cercato di fare tutto quello che ho potuto con impegno. Ci sono 400 cittadini che sono andati via; non si fanno più figli perché manca la speranza. E in questa alleanza ci sono persone, che ringrazio, accomunate dalla volontà di non voler assistere alla lenta agonia di Teramo, ma di ricercare soluzioni, proposte e progettualità realizzabili per il rilancio immediato e la valorizzazione del nostro territorio. Teramo è come una donna piangente: dobbiamo tornare a farla sorridere”.
“Non vogliamo fare programmi formidabili – ha proseguito Cipolletti – ma dare delle direttive. La coalizione che nascerà dalla condivisione di obiettivi e valori intende, quindi, affrontare la prossima campagna elettorale amministrativa con un proprio programma e un candidato sindaco che sia in grado di garantirne la realizzazione e di rappresentare la coesione del gruppo, secondo basi metodologiche innovative e differenti dagli iter tradizionali, che generalmente si concentrano su candidati e liste prescindendo dai programmi e dalle proposte per la città”.
“Mi viene spesso rimproverato – ha asserito Puritani – di usare parole troppo dure verso la passata amministrazione di centro-destra. Ma come potrei diversamente se questi delinquenti sono stati addirittura capaci di cancellare il Mosaico del Leone?”.
“Oggi nasce un laboratorio – ha concluso Rabbuffo – che coinvolge realtà politiche cittadine, professionisti, rappresentanti della società civile e del mondo culturale. La storia e la credibilità personale di coloro che compongono il nucleo iniziale di questo coordinamento sono ben note all’opinione pubblica e rappresentano un biglietto da visita inequivocabile per chiamare a raccolta la parte migliore della città e del civismo indipendente, ai quali ci si intende rivolgere in maniera aperta, trasversale e senza preclusioni di sorta, per ampliare l’Alleanza Civica e poter dare a Teramo un governo rinnovato nelle capacità e nell’autorevolezza”.
Presenti anche Lino Befacchia, Mauro Baiocco, Carmine Di Giandomenico, Paolo Di Sabatino, Christian Francia e Enzo Scalone.
Sabato 24 marzo, dalle ore 17,30 presso la Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo, si terrà un incontro pubblico nel corso del quale si ufficializzeranno e si illustreranno la coalizione, il programma e il candidato sindaco.