Ortona. Le merci transitate nel porto di Ortona sono state 1.034.974 tonnellate nel 2017. Un dato stabile rispetto al 2016, con un traffico di merci solide in pratica inalterato e con un leggero calo per quello di rinfuse liquide (-5%). Il dato emerge dal “Rapporto statistico 2017” dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale.
Il 48% delle merci solide è rappresentato dai cereali e dai loro derivati, con un traffico di 295.608 tonnellate, in crescita dell’11% rispetto all’anno precedente. Le merci liquide sono state principalmente gasolio e benzina.Hanno registrato un’ottima performance i veicoli nuovi in esportazione, con un traffico che, nel corso dell’anno, si è consolidato attestando una vera e propria autostrada del mare sullo scalo ortonese. Sono stati 4.707 i veicoli in esportazione, un’attività a sostegno del distretto dell’automotive abruzzese. I passeggeri in transito sono stati 642, imbarcati sulle navi da crociera Artemis e Star Flyer, che hanno compiuto dieci toccate. Le merci movimentate nel 2017 su Ortona, Ancona e Falconara Marittima, i tre porti dell’Adsp con traffico commerciale, sono state 9,7 milioni di tonnellate di cui 5 milioni di tonnellate di merci liquide (petrolio greggio e prodotti petroliferi raffinati) e 4,4 milioni di merci solide. Nei porti di Ancona e Ortona sono transitati 4.793 i mezzi in esportazione per un totale di 12.400 tonnellate di merci. Il traffico passeggeri complessivo su Pesaro, Ancona e Ortona è stato di 1.095.395 persone.
“Il 2017 è stato il primo anno di attività dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale. Una trasformazione non solo istituzionale – commenta il presidente Rodolfo Giampieri – ma che ha segnato la nascita di un ente con una nuova mission, che ha il compito di mettere a fattore comune e sviluppare le potenzialità di tutti i sei scali di competenza, Pesaro, Falconara, Ancona, San Benedetto del Tronto, Pescara ed Ortona. Una strategia per favorire prospettive di crescita non in un’ottica di campanile ma in una visione di cooperazione di sistema. Una banchina virtuale di 215 chilometri, al centro dell’Adriatico, che crea una grande opportunità di crescita per il sistema Italia”.
Sono fattori di soddisfazione, per Giampieri, “i risultati di un traffico passeggeri diffuso, che interessa tre porti su sei, e l’essere parte, con Ancona e Ortona, delle autostrade del mare, che danno a tutti i porti dell’Autorità di sistema un ruolo europeo e un evidente valore aggiunto per i settori produttivi dei territori su cui operano”. Nel 2018, aggiunge il presidente Giampieri, “è nostra intenzione continuare a lavorare per l’efficienza delle infrastrutture, per aumentare la competitività del sistema portuale e poter stimolare così la crescita economica e occupazionale, in un’ottica di sostenibilità”. Un ringraziamento, aggiunge il presidente Giampieri, “va a tutte le diverse realtà che lavorano nelle aree portuali, dai servizi tecnici nautici agli enti e alle istituzioni, alle forze di polizia, soprattutto agli operatori e alle loro maestranze che, con il loro impegno continuo e giornaliero, in un’ottica di sistema e non di campanile, assicurano traffici e crescita economia”.