Teramo, lettera aperta di Diego Di Bonaventura: il suo programma

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera aperta di Diego Di Bonaventura, sindaco di Notaresco e candidato alla Presidenza della Provincia di Teramo insieme al sindaco di Crognaleto, Giuseppe D’Alonzo.

Con questa lettera aperta, desidero ringraziare il centrodestra provinciale, i numerosi sindaci e consiglieri di area civica e anche non riconducibili al centrodestra, per il sostegno compatto e unanime alla mia candidatura alla presidenza della Provincia di Teramo. Pur trattandosi di elezioni di secondo livello, sono molto determinato a portare in questa sfida un impegno che viene dal basso, maturato sul campo con una serie di battaglie, combattute a fianco di associazioni e cittadini, a tutela del territorio e della salute pubblica. Il mio impegno, con il sostegno di tutti quelli che vorranno aderire a questo progetto, sarà quello di ridare centralità e slancio alla nostra provincia perchè torni protagonista, dopo essere stata relegata ai margini delle scelte strategiche regionali e diventata una frazione dell’Abruzzo.

Con la mia candidatura lancio una piattaforma programmatica aperta al contributo di tutti gli attori del territorio – Comuni, operatori economici, associazioni di categoria e parti sociali – che abbia nell’Ente provinciale il centro di coordinamento e propulsione. Quella che ho in mente è una Provincia aperta che sia la casa dei Sindaci del territorio, troppo spesso lasciati soli a fronteggiare le emergenze; la sede privilegiata del confronto dove elaborare azioni di rete e una visione di sviluppo territoriale integrata e strategica. Il recupero di centralità del territorio provinciale passa imprescindibilmente attraverso un adeguato riconoscimento del ruolo del capoluogo e un nuovo impulso al processo di ricostruzione post-sisma, che per funzionare deve avere una chiara catena di comando e riportare la governance in mano ai Sindaci, oggi di fatto esautorati.  Le linee d’azione, in base alle funzioni residue dell’Ente, saranno improntate su quattro direttrici fondamentali: strade, scuole, ambiente e reindustrializzazione del territorio. Fondamentale la manutenzione costante e direi maniacale della viabilità provinciale, che è il primo biglietto da visita di un territorio attrattivo dal punto di vista turistico, anche con investimenti per il miglioramento complessivo della sicurezza delle infrastrutture provinciali e per la messa in sicurezza anti-sismica degli edifici scolastici. Per l’ambiente è essenziale passare ad un approccio di prevenzione, mentre ad oggi abbiamo operato sempre in emergenza: la Provincia deve giocare un ruolo chiave nella tutela ambientale e per la risoluzione delle annose problematiche di gestione e smaltimento dei rifiuti, mitigazione del dissesto idrogeologico, risanamento delle aste fluviali e messa in sicurezza della falda acquifera del Gran Sasso a tutela di un bene pubblico primario, che non può essere subordinato ad altri interessi. Infine è necessario dare impulso una nuova politica industriale che, su modello di quella che in piccolo sto attuando nel mio Comune, sappia attrarre nuove attività produttive e opportunità di occupazione nel Teramano, che sta conoscendo un’emorragia di posti di lavoro senza precedenti. La Provincia dovrà porsi come capofila istituzionale di un piano strategico di sviluppo industriale del territorio, che inverta l’attuale rotta e ponga tutte le condizioni necessarie per nuovi investimenti.

Il mio appello a tutti i “grandi elettori”, Sindaci e Consiglieri Comunali, è ad unire le forze, andando oltre gli steccati ideologici e le appartenenze politiche, e ad aderire a questo progetto di rinnovamento e rilancio di cui il territorio provinciale ha urgente bisogno. Il 31 ottobre vi chiedo un voto per il nostro Territorio”.

 

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