“Destano sincero stupore le recenti dichiarazioni delle Organizzazioni Sindacali Provinciali sia per quanto attiene il tono ed il metodo utilizzato sia per il merito evidenziato nella nota e nelle varie riunioni succedutesi – ha detto – Stupisce la confusione che alberga tra chi si alterna e si districa in sedute nelle quali si interroga sulla legittimità della partecipazione della parte politica alle varie consultazioni, salvo poi tornare sui propri passi e chiedere una corretta suddivisione di competenze e ruoli tra parte politica e parte dirigenziale/gestionale. Questa amministrazione, qualora servisse ricordarlo, ha ben chiaro il proprio ruolo di indirizzo e di programmazione; sono altri a confondere come alla fase di indirizzo e decisione, poi fisiologicamente segua la parte gestionale che la normativa fissa in capo alla struttura amministrativa. Sorprende che tale inusuale riflessione giunga proprio oggi, a fronte di un’Amministrazione che mai si è sottratta al confronto e al dialogo giungendo nella stragrande maggioranza dei casi a soluzioni condivise e sottoscritte da tutte le parti in causa. Del resto ad oggi non ci risultano situazioni di conflittualità rimaste irrisolte, semmai gravi ritardi recuperati nell’ultimo anno: un esempio su tutti la valutazione dell’attività svolta da dirigenti e dipendenti nelle annualità che andavano dal 2016 al 2020, e la conseguente liquidazione del salario accessorio dovuto. Un grave ritardo accumulato da altri dirigenti e da altre amministrazioni, eppure in quel caso si ricorda solo il silenzio”.
E ancora: “Oggi finalmente, da 3 mesi almeno, i lavoratori stanno trovando in busta paga tutto quanto dovuto e rimasto arretrato. Sulla questione delle progressioni economiche orizzontali, abbiamo a più riprese evidenziato la posizione dell’Amministrazione supportata e suffragata da pareri richiesti ed arrivati da autorevoli fonti come Corte dei Conti, ARAN e Ministero dell’economia e finanza, i quali hanno indicato la strada poi seguita dall’amministrazione. Forse sarebbe onesto intellettualmente ricordare da dove trae origine tale problematica, e quindi da una incongruenza tra quelle che erano le legittime aspettative e quello che poi è stato definito e sottoscritto nel contratto. Del resto se nessuno fino ad ora si è assunto la responsabilità di chiudere una procedura avviata nel 2018, è evidente la profonda complessità della vicenda. Ma probabilmente questo non giova al dibattito. Certamente non ci sentiamo vittime di elucubrazioni pseudo-giuridiche o di interpretazioni pittoresche e bislacche, ma restiamo ancora una volta a disposizione delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori per un confronto onesto e leale: basterebbe un solo parere a supporto delle loro posizioni per poter procedere e addivenire alla soluzione, altrimenti restiamo nel campo delle enunciazioni di principio, sicuramente condivise e condivisibili, ma francamente assai poco concrete. Sin da ora mettiamo a disposizione delle OO.SS. e dei dipendenti gli spazi del Comune per organizzare l’assemblea dei lavoratori, certi che da un confronto per quanto duro possano trovarsi le ragioni di una comune visione per il futuro. Così come ribadiamo anche in questa sede la totale disponibilità ad individuare istituti contrattuali da poter prevedere nel contratto decentrato per venire incontro alle esigenze e alle richieste sindacali”.