Teramo. “E’ il solito Presidente della Provincia per cui il tempo non è un valore, la condivisione delle azioni non è un principio, la programmazione è solo un adempimento burocratico! Ci risiamo: è cambiato il Consiglio Provinciale, abbiamo nuovi Consiglieri, ma è tutto come prima! Un Presidente che dopo trenta giorni, ancora non riesce a dare alla Provincia un nuovo assetto organizzativo, con la composizione delle Commissioni Consiliari, le deleghe ai Consiglieri, la nomina del Vice Presidente. Un Presidente che non convoca i Gruppi Consiliari per discutere dei bandi PNRR già usciti, della programmazione anche in vista del prossimo Bilancio di Previsione in scadenza il 31 marzo prossimo. D’altronde di confusione fino ad oggi ne ha fatta tanta”. Così la Casa dei Comuni gruppo composto dai consiglieri Mauro Scarpantonio, Vincenzo D’Ercole, Graziano Ciapanna, Luca Pilotti e Ernesto Iezzi.
“Vi ricordate l’IPSIA Marino, la scuola dimenticata? La Scuola non iscritta in Bilancio? Non ci hanno ascoltato né lui né Frangioni quando gli dicevamo che era necessario iscriverla in Bilancio nel 2020; l’abbiamo ridetto nel 2021, di iniziare l’iter procedimentale, dicendo che il non far nulla avrebbe esposto la Provincia alla revoca del finanziamento. Adesso è arrivata la revoca del finanziamento del MIUR e, solo il senso di responsabilità del Commissario Legnini, ha permesso di salvare il finanziamento all’IPSIA Marino visto che, nel prendere atto della revoca, l’ha inserita dentro al programma della ricostruzione con i fondi Sisma 2016”.
E ancora: “vogliamo parlare della delibera del Presidente la n. 200 di Dicembre 2021 in cui prende atto della bocciatura della Regione Abruzzo della sua riprogrammazione nel 2020 dei fondi viabilità SS 150, e noi in Consiglio Provinciale l’avevamo detto che non era possibile utilizzare i fondi destinati alla viabilità per sistemare la briglia sul fiume Vomano. Che dire inoltre della delibera del Presidente la n. 207 di dicembre 2021, sulla quale torneremo più dettagliatamente nei prossimi giorni, in cui il Presidente ha deciso da solo di spendere 2.407.000 per il dissesto idrogeologico, per i cannoni per l’innevamento artificiale e “montagna illuminata” cioè l’illuminazione della sentieristica su l’area territoriale di Prati di Tivo da attivarsi a mezzo di un Consorzio tra Enti e entrambi i comuni ancora ignorano tale deliberazione”. Sui Prati di Tivo quante volte abbiamo detto che, a causa dei suoi continui pasticci, non avremmo riaperto gli impianti nella stagione estiva e tanto meno nella stagione invernale? Perché non dice la verità sugli impianti ad esempio che non possono essere riaperti perché dall’inizio del suo mandato qualcuno da lui ben conosciuto non ha pagato l’energia elettrica? Eppure in Consiglio Provinciale ha ripetuto che tale problematica l’avrebbe risolta subito”.
“La lista potrebbe essere lunga per adesso ci fermiamo qui!”, conclude la Casa dei Comuni. “Un auspicio ed un invito al Presidente Di Bonaventura affinché impari finalmente a dialogare con i Consiglieri Provinciali, stimolandone la partecipazione e la condivisione. Le giuste decisioni sono necessarie, soprattutto in questa fase in cui ci sono le risorse finanziarie, perché i territori ed i servizi ai cittadini sono in sofferenza e dobbiamo dare una risposta celere ed immediata. Le risorse finanziarie di oggi non si ripeteranno domani! Non è più il momento di perdere tempo dietro alla discussione da vecchia Repubblica su chi deve essere il delegato o meglio su chi deve essere il Vicepresidente. Noi non siamo quelli che stanno a giudicare il passato, perché vogliamo far vincere il futuro”.