“Vedremo chi accoglierà la nostra proposta e accetterà la sfida di fare di Teramo la città capofila in Abruzzo a misura di famiglia”, cosi Paola D’Alesio, vicepresidente teramana del Forum Abruzzese, “Investire sulla famiglia, infatti, significa rafforzare la questione sociale e dare una forte spinta allo sviluppo, garantendo futuro alla nostra città. Non bastano misure parziali, bonus o interventi transitori: occorre applicare una strategia complessiva”.
Ciò è emerso anche dalla Conferenza Nazionale della Famiglia, tenutasi a Roma a fine settembre, che ha confermato chiaramente l’insufficienza delle risorse destinate alle politiche familiari rispetto alle reali esigenze dei cittadini.
Con la presentazione del Patto di natalità in Senato avvenuta a gennaio scorso, il Forum delle Associazioni Familiari ha, dunque, gettato l’esca: i politici, di tutti gli schieramenti, hanno risposto positivamente alla proposta, inserendo le parole “natalità” e “famiglia”, ormai quasi dimenticate, nei contenuti dei vari programmi elettorali. In quest’ottica, anche sul territorio la famiglia rappresenta una risorsa per le città che deve trasversalmente interessare tutte le forze politiche, nessuna esclusa.
Le politiche familiari locali devono perseguire l’obiettivo di porre al centro dell’azione amministrativa la famiglia, dando concreta attuazione ai principi costituzionali. Riconoscere la funzione sociale della famiglia significa non volerla relegare al ruolo di soggetto fragile da assistere ma, al contrario, considerarla un fattore generativo di società ed elemento di sviluppo da sostenere fortemente.
L’incontro con ciascun candidato sindaco, pertanto, sarà finalizzato principalmente alla presentazione del Fattore Famiglia, strumento elaborato dal Forum delle Associazioni Familiari per rendere il fisco più giusto nei confronti della famiglia: esso applica, con particolare riferimento ai servizi a domanda individuale, una valutazione più equa dando maggiore rilevanza alla numerosità e alla composizione della famiglia.
Si tratta di uno strumento amministrativo innovativo delle politiche familiari, poiché permette di apportare correzioni all’ISEE fotografando la composizione reale del nucleo familiare e tenendo conto di una serie di indicatori, quali la presenza di un numero elevato di figli e delle loro età, di anziani, disabili, persone non autosufficienti e donne in stato di gravidanza, con la possibilità di estendere il meccanismo anche ai servizi di pubblica utilità, quali l’acqua e i rifiuti.
Nel corso dell’incontro con ciascun candidato sindaco, inoltre, sarà proposto un tavolo di lavoro sulle politiche familiari, sullo studio e la ricerca di esperienze già attive sul territorio volto a monitorare le condizioni di vivibilità dei nuclei familiari, con particolare riguardo anche alla valorizzazione della genitorialità, dell’educazione, della collaborazione scuola-famiglia, riconoscendo, così, importanza sociale alla famiglia nella comunità cittadina.