Teramo. Quanto accaduto nel corso dell’ultimo consiglio comunale non ha trattenuto il coordinatore di Futuro In dall’esprimere il proprio parere. Ciò che manca a Teramo, secondo Giovannibattista Quintiliani, sarebbe il rispetto nelle istituzioni e quindi nei cittadini.
“Mai nella storia della nostra città, durante la quale sui banchi del Consiglio sono transitate le migliori figure della società, sia in campo politico che delle professioni, si era avuto modo di assistere alle indecorose sceneggiate ad opera della maggioranza del Sindaco D’Alberto. Consiglieri di maggioranza che bestemmiano in aula e fuori, altri che insultano colleghe sui social, urla, schiamazzi, offese alle minoranze nelle circostanze in cui si azzardano a fare proposte in rappresentanza di quasi 11.000 cittadini teramani, insomma un atteggiamento complessivo che in altri tempi sarebbe stato biasimato anche se fosse avvenuto in un’osteria a notte fonda”.
E ancora: “Questo inaccettabile scivolamento verso la scostumatezza politica e la maleducazione sembra non trovi fine, e ciò che è più grave è che il Sindaco non riesca a tirar fuori un fiato, neanche un pubblico rimprovero, figuriamoci a porgere delle scuse alle minoranze e ai cittadini tutti. Altri Sindaci, in altri luoghi, e pure in altri tempi a Teramo, avrebbero provveduto, serenamente, a lasciare all’assessore Core, protagonista di alcuni dei comportamenti sopra descritti, la facoltà di scelta tra delle onorevoli dimissioni oppure un bel decreto del Sindaco con il quale, rimuovendolo da un incarico per il quale si appalesa inadeguato, sarebbe stato consigliato all’improvvido assessore di intraprendere un serio percorso di pedagogia e rieducazione. Ma niente, aspettarsi questa forza e questa autorevolezza dal Sindaco D’Alberto è come attendersela da un fagiano comune in primavera. Ricordi assessore Core: chi parla male, pensa male e vive male, le parole sono importanti!”