Teramo. E’ stata bocciata, nella seduta del consiglio comunale di ieri, la mozione del consigliere comunale Luca Corona con cui si chiedeva la devoluzione delle indennità degli amministratori alle fasce deboli.
Ed è proprio nel corso dell’assise comunale che si è “purtroppo verificato l’ennesimo episodio increscioso con protagonista l’assessore comunale Andrea Core”, racconta Corona in una nota. “L’assessore Core, dopo il solito sproloquio condito ripetutamente della parola “strumentalizzazione” che oramai viene usata come un mantra per respingere qualunque argomentazione sia tecnica che politica, ha definito pubblicamente in aula e al microfono la mia richiesta con le seguenti testuali parole: ‘Questo schifo di mozione’. Il dramma è che l’oggetto della polemica è una mozione niente affatto peregrina, in quanto già presentata, discussa e approvata in centinaia di enti pubblici locali e nazionali, per cui appare del tutto fuori luogo che si infanghi una legittima proposta che non è isolata nel Comune di Teramo, bensì è stata condivisa in maniera bipartisan dalle Alpi alla Sicilia in enti pubblici di qualunque colore politico”.
“Nel corso di questi due anni, sono parecchi gli episodi di sgarbi istituzionali e di inequivocabile maleducazione dei quali si è reso protagonista il predetto assessore, sia in varie sedute di commissione consiliare che nelle sedute del Consiglio, e mi limito solo a rammentare il contegno riprovevole serbato dallo stesso durante il minuto di silenzio stabilito per il ricordo dei Martiri delle Foibe”, incalza Luca Corona del gruppo Oltre. “Consentire ulteriormente che una persona di tale boria oltraggi il proprio ruolo non in maniera sporadica o casuale, bensì con metodo costante e senza pentimenti, è inaccettabile poiché lede il prestigio dell’intera Amministrazione comunale”:
“Pertanto, sono a chiedere formalmente e pubblicamente le dimissioni dell’assessore Andrea Core e, nel caso egli non abbia intenzione di rassegnarle, chiedo direttamente al sindaco di revocare le deleghe assegnate e di estrometterlo dalla Giunta comunale, a tutela della Giunta stessa e di tutta la comunità teramana che non merita ulteriori accessi d’ira e di volgarità che recano discredito a tutti”.