“Rompiano il silenzio, doverosamente, invece sconcertati dalle accuse di immobilismo rispetto alle opere pubbliche da parte della Lega”.
A dirlo i consiglieri provinciali Luca Frangioni, Gennarino Di Lorenzo e Lanfranco Cardinale, rispondendo al coordinatore regionale della Lega nonché deputato Luigi D’Eramo, al deputato Giuseppe Bellachioma, alla consigliera regionale Lega, Simona Cardinali; al parlamentare della Lega, Antonio Zennaro ed al coordinatore regionale Lega Giovani, Francesco De Santis,
“Nel pieno di una pandemia mondiale questa Amministrazione, hanno raccolto e fatto finanziare oltre 180 milioni di euro e solo nel 2021, speso oltre 40 milioni in strade e scuole. Soldi veri, che sono stati immessi nell’economia teramana e hanno risolto, con le decine di cantieri aperti annosi problemi sulla rete stradale e degli Istituti teramani. Questi non sono dati della politica ma atti formali e testimoniabili dalle determine, dagli impegni di spesi: insomma documentabili al di là delle chiacchiere”.
E ancora: “Le grandi opere infrastrutturali sbloccate: e non si erano bloccate per colpa nostra. Il Ponte di Castelnuovo, il Ponte ciclopedonale sul Vomano e il porto di Roseto hanno richiesto mesi e mesi di ricucitura progettuale e amministrativa perché la precedente amministrazione ci ha lasciato in dote contenziosi giudiziari ed errori. Anche questi certificabili. Da buoni amministratori ci siamo messi a lavorare senza troppi clamori sugli errori passati perché abbiamo pensato al bene del territorio. Forse, abbiamo sbagliato, ma l’aggressività non è nella nostra natura: noi abbiamo cultura di Governo. Tutto questo nel pieno di una pandemia mondiale, due lockdown e i cantieri fermi prima per questioni sanitarie e poi, oggi, con problemi di operatività denunciati a gran voce da tutte le associazioni di categoria e dai parlamentari (gli stessi che firmano comunicati sull’immobilismo delle opere pubbliche della Provincia come ci fosse una dissociazione di pensiero) per: carenza di materiali e brusco rialzo delle materie prime: elementi che hanno fermato i cantieri. Sono fatti stranoti su tutte le prime pagine dei giornali nazionali e locali tutti i giorni oltre agli echi della guerra che già sta avendo riflessi, anche questa, su prezzi e rifornimenti”.
E concludono: “Chiediamo ai colleghi della Lega: cosa è cambiato da ottobre quando vi siete candidati nella lista “la Forza del Territorio per Di Bonaventura Presidente”? Nessuna di questa riflessioni è mai emersa in nessuna delle riunioni che pure abbiamo fatto né nelle dichiarazioni rilasciate sempre dalla Lega subito dopo le elezioni: di tutt’altro tenore bisogna dire. Questioni aperte? Tante, ma nessuna da giustificare un attacco ai vostri colleghi di maggioranza, quelli con i quali avete scelto di fare un percorso”.
“A beneficio della Lega, una breve sintesi del lavoro svolto. Oltre 40 milioni di spesa per opere pubbliche (strade e scuole); nell’anno che si sta chiudendo la Provincia ha immesso sul territorio economie significative contribuendo a far ripartire il mondo produttivo e professionale dopo i due lockdown. La cifra è tanto più importante, segno di una vitalità operativa, anche alla luce dei lunghi periodi di smartworking che hanno rallentato i procedimenti tecnico/amministrativi. Nonostante questa circostanza straordinaria l’Ente ha sbloccato opere strategiche incagliate da anni in controversie, anche legali, con imprese e professionisti: per citare le più significativeDal report sui lavori (per i dettagli vedi schede allegate) si evince una ripartizione equilibrata della spesa 2021, i costi sulle aree montane sono sempre maggiori a causa del maggiore ammaloramento causato dalle condizioni climatiche: oltre 6 milioni e 900 mila euro nel comparto Vibrata-Tordino; oltre 9 milioni sul comparto Gran Sasso-Laga; oltre 15 milioni sulla Vallata del Fino e 5 milioni e 200 mila euro sulla direttrice Atri-Roseto. Dal 2022, per la viabilità, parte una programmazione pluriennale – già approvata – a valere su nuove opere strategiche: i 13 milioni di euro in tre annualità del Piano Ponti; prima tranche nel 2022, oltre 4 milioni di euro: i 9 milioni e 600 mila euro, Fondi della Coesione Territoriale, per il “riequilibrio della rete stradale aree interne”, la prima tranche da impegnare è di circa 2 milioni e duecentomila euro e le opere sono state concertate in Assemblea dei Sindaci; i 6 milioni e 900 mila euro di lavori all’interno del cratere sismico. Tutte opere già programmate. Con l’ultima variazione di bilancio sono stati anche stanziati i 330 mila euro per la riparazione dei tre Obellx – sistemi antivalanghe – danneggiati dalla slavina a inizio anno. Ancor più significativo il pacchetto di finanziamenti intercettato sulle diverse misure straordinarie per le scuole: ci sono oltre 120 milioni di euro di nuovi finanziamenti per le scuole (dalla cabina di coordinamento sisma 2016) lavori che riguarderanno strutture in tutti gli 8 poli scolastici (vedi schede scuola). Da segnalare i 16 interventi manutentivi per oltre 4 milioni di euro (già affidata la progettazione); l’assegnazione del bandi di progettazione del Liceo Artistico di Teramo; dell’ala ancora inagibile per sisma al Pascal di Teramo, della Casa del Mutilato; del Comi2. Ma la programmazione, già licenziata, è molto più vasta, riguarda tutti i Poli scolastici della provincia: significativo il finanziamento di oltre 10 milioni per il “Grue” di Castelli che attendeva da anni un completo restyling. Sulle scuole non ci siamo stati fermati nemmeno a Natale, è il caso dire. Citiamo solo i lavori di manutenzione al Liceo Scientifico di Nereto, 30 mila euro; all’Iti di Teramo e a quello di Giulianova per la sostituzione delle caldaie, la revisione degli impianti termini in quasi tutte le scuole superiori, l’attivazione del serale all’Alberghiero di Teramo, affatto scontato a livello regionale, una battaglia che abbiamo fatto insieme alla scuola e alla dirigente Provvisiero. Il piazzale del Classico a Teramo restituito agli studenti dopo decenni e, infine ma non da ultimo l’’Accordo Quadro” il primo che si fa in Provincia per l’edilizia, con le imprese private per la manutenzione. Il territorio diviso in tre zone, ogni zona ha la sua impresa: gli Istituti hanno un riferimento certo, senza troppa burocrazia, ogni volta che hanno bisogno di un intervento”.
E concludono: “Grazie al lavoro svolto dall’ente che sin dallo scorso anno ha investito sulla programmazione PNRR, sono state presentate a finanziamento 5 schede progetto, a valere su diverse misure, ottenendo fino ad ora il finanziamento della progettazione della Pedemontana a nord (2 milioni di euro da bandire) e l’inserimento dell’opera nella programmazione infrastrutturale del Regione Abruzzo; il finanziamento della progettazione della Strada Panoramica di montagna (415 mila euro già a bando); e dello svincolo autostradale di Montorio (4 milioni e 500 mila euro); il finanziamento di 2 milioni e mezzo per un progetto di sviluppo dell’area montana Prati di Tivo-Prato Selva”.