Dai sei settori alle sette aree, ognuna delle quali con competenze lineari. Separati l’urbanistica e i lavori pubblici. Nasce l’area della ricostruzione, pianificazione sostenibile e rigenerazione della città.
Il Comune di Teramo ha presentato il nuovo organigramma che vedrà entro ottobre anche il concorso per la nomina del dirigente di questa nuova area che dovrebbe facilitare e snellire le pratiche, avere un rapporto meno complicato con i cittadini e dare quindi risposte immediate.
C’è poi l’aspetto legato alla pianta organica. Attualmente i dipendenti, compresi i quadri dirigenziali, sono 230. Un numero ben al di sotto del reale fabbisogno dell’Ente, persino rispetto alle partecipate Team e Ruzzo Reti.
Il Comune a questo punto pensa di rimpinguare l’organico nei prossimi 3 anni con una cinquantina di unità attraverso una serie di bandi e concorsi. Volta decisamente pagina il Comune di Teramo con la riorganizzazione dei settori.
Dietro a questa operazione c’è un chiaro indirizzo politico come ha precisato il sindaco Gianguido D’Alberto. Ad esempio turismo, cultura, eventi, commercio, attività produttive in un’unica area. Teramo vuole riconquistare la sua centralità di città capoluogo. Ma c’è anche il tema strategico del sociale su cui il Comune pone particolare attenzione.