Questa mattina al cimitero comunale di Teramo il sindaco Gianguido D’Alberto, insieme all’assessore Stefania Di Padova e al presidente della Team Luca Ranalli, hanno fatto il punto sulla situazione generale dei cimiteri urbani e frazionali, sulla possibilità di nuove aperture straordinarie e sulla questione del forno crematorio.
Dopo una serie di sopralluoghi nei cimiteri frazionali conclusi il 30 ottobre, il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto voluto incontrare la stampa per rendere noti i risultati dell’ispezione. A destare maggiore preoccupazione è la mancanza di loculi che, nei cimiteri frazionali, vede: Caprafico, Forcella e Rapino con quattro loculi rimasti, Milano con tre, Garrano e Valle S. Giovanni con due, Castagneto con una e Cavuccio, Frondarola-Rocciano, Poggio Cono, Putignano, S. Nicolò, Varano e Villa Rupo con zero. Nel cimitero comunale di Teramo invece rimangono 196 loculi e in merito Luca Ranalli, presidente della Team, ha fatto sapere che ci sarà un bando per continuarne l’ampliamento poiché esso è stato allargato per due sesti del progetto iniziale, che va terminato entro il 2021.
L’amministrazione comunale inoltre, per la giornata odierna, con la collaborazione della Team e la protezione civile ha aperto aperto alcuni padiglioni inagibili mentre per quelli inaccessibili, come il padiglione 3, sarà necessario un intervento significativo dopo le valutazioni dei tecnici della Team. L’obiettivo è anche quello di replicare l’iniziativa di oggi, magari trimestralmente, ovvero l’apertura di alcuni padiglioni inagibili ai cittadini. Sullo stato di abbandono del parcheggio cimiteriale invece l’assessore Valdo Di Bonaventura parlerà con gli uffici Asl per cercare di ottenerne la gestione.
Sui sopralluoghi ha commentato così D’Alberto: “Ieri non siamo andati ad un cimitero frazionale per fare una passerella ma per renderci conto della situazione e dei problemi. Siamo qui per rappresentare una situazione di criticità oggettiva e la faccia ce la mettiamo anche e soprattuto in questi casi”. Sui fondi per la ricostruzione: “Abbiamo una ricostruzione pubblica ferma: non esiste una copertura finanziaria stanziato ai cimiteri del cratere sismico. È una lamentela di tutti i sindaci, i nostri uffici avevano stimato l’anno scorso 10 milioni di euro per la ricostruzione degli spazi inagibili e 1,5 milioni per gli spazi inagibili dei cimiteri frazioni. Ad agosto ho emanato una serie di ordinanze per rivedere la situazione delle messe in sicurezza dei cimiteri: nella verifica di ieri e dai dati Team è emerso che sono stati recuperati spazi importanti e la messa a sicurezza ora è stata corretta e riordinata”.
Sulla Team e il forno crematorio: “Speriamo di risolvere la situazione di stallo individuando un socio privato e che si sciolga la questione a Venezia. Ciò è un aspetto che incide sulla questione dei servizi cimiteriali come anche la gara per la Team che è andata a vuoto, poiché nella stessa era stato scaricato tutto il futuro della riprogrammazione dei servizi cimiteriali. In questo mese si terrà l’ultima conferenza di servizi per chiudere il procedimento per la realizzazione del forno crematorio, che doveva essere realizzato nel 2009″.