“Sento con tutto il cuore il dovere di intervenire per chiarire il mio pensiero su una vicenda che mi ha profondamente addolorato”.
“Per quanto concerne una mia intervista sulla confisca di una palazzina a Villa Tofo non è mai stata mia intenzione offendere o criminalizzare alcuna etnia. La mia vita, il mio lavoro, la mia storia lavorativa all’Ater parlano per me e confermano come io abbia sempre avuto il massimo rispetto di tutte le persone. Non aggiungo altro e mi scuso se qualcuno si è sentito offeso dalle mie parole”.