Commozione, la sua e quella di molti dei presenti. Applausi scroscianti ed anche grandi assenti.
Questa mattina Gianguido D’Alberto è stato proclamato sindaco di Teramo nella sala Ipogea di piazza Garibaldi. Con lui nominato anche il nuovo consiglio comunale, con il neo primo cittadino che si è poi recato in Prefettura a firmare il protocollo contro la violenza di genere e si è in seguito insediato nell’ufficio di via Carducci. Da lunedì avrà pieni poteri.
CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA. Sono stati nominati questa mattina Valdo Di Bonaventura e Paolo Di Sabatino (Teramo Vive); Maria Cristina Marroni e Giovanni Luzii (Teramo 3.0); Simone Mistichelli, Marisa Pomante, Maurizio Verna, Alberto Melarangelo, Flavio Bartolini, Stefania Di Padova, Emiliano Carginari e Luca Pilotti (Partito Democratico);Lanfranco Lancione, Luigi Ponziani, Antonio Filipponi, Andrea Core, Graziella Cordone, Sara Falini, Vincenzo Cipolletti, Ilaria De Sanctis (Insieme Possiamo).
CONSIGLIERI DI MINORANZA. A fare “rumore” questa mattina alcune assenze eccellenti nell’opposizione: mancava Giandonato Morra, sconfitto al ballottaggio, ma anche Mauro Di Dalmazio, Graziano Ciapanna, Giovanni Cavallari, Mario Cozzi, Maurizio Salvi e Franco Fracassa.
Si è detto in sala non fossero partiti gli inviti dalla segreteria comunale per l’evento odierno, che comunque, ad onor del vero, era noto a tutti.
Oltre agli assenti, proclamati: Raimondo Micheli (Fratelli d’Italia); Luca Corona (Oltre Teramo); Domenico Sbraccia (Lega); Cristiano Rocchetti e Pina Ciammariconi (Movimento 5 Stelle). I consiglieri di opposizione sono stati i primi a salutare ed augurare buon lavoro a D’Alberto.
IL NUOVO SINDACO. Tra gli abbracci ed il sostegno della famiglia, D’Alberto (spesso commosso) ha trovato anche appoggio e saluti dalla gente comune. Tra coloro che hanno applaudito il discorso del sindaco, anche Vinicio Ciarroni, ex portavoce del sindaco Brucchi ed ormai vicino a D’Alberto per il comportamento di una parte del centrodestra nei confronti dell’ex primo cittadino. Anche Manola Di Pasquale (presidente CdA IZS) ha voluto salutare D’Alberto, mentre Antonio Topitti era praticamente in lacrime al momento del saluto al primo cittadino.
“La nostra città ha un bisogno straordinario di buona politica – ha detto D’Alberto – Dobbiamo recuperare il rapporto di fiducia con i cittadini e non basterà un consiglio comunale per farlo. Dobbiamo aprirci alla città ed amministrare non inseguendo la logica del consenso, ma privilegiando la scelta giusta, anche se le scelte giuste non saranno legate al consenso elettorale. Ognuno di noi rappresenta tutta la collettività teramana e non solo il proprio elettorato. Le sfide che abbiamo davanti dicono che avremo bisogno della maggioranza ma anche dell’opposizione, facendo prelevare i bisogni della collettività teramana”.
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