In tema di violenza contro le donne importanti notizie giungono dal Senato, che nei giorni scorsi ha approvato una risoluzione bipartisan proposta dalla Commissione di inchiesta sul femminicidio, dal titolo “Relazione sulla governance dei servizi antiviolenza e sul finanziamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio”.
“Il fatto che tutte le forze presenti in Parlamento – afferma la Consigliera di Parità della Provincia di Teramo, Monica Brandiferri – abbiano votato e appoggiato la risoluzione è un dato molto significativo in quanto la violenza sulle donne non può e non deve avere colore politico: solo uniti, infatti, si potrà sconfiggere questa terribile piaga sociale e culturale. La risoluzione che impegna il governo prevede una serie di misure a favore dei centri antiviolenza e delle case rifugio, allo scopo di rafforzare il sistema di prevenzione e di contrasto ad ogni forma di violenza contro le donne: si va da un aumento di risorse ad una maggiore semplicità e celerità nell’iter previsto per ottenere i finanziamenti, che verranno erogati con una programmazione a cadenza triennale, non più annuale, privilegiando le strutture e i servizi antiviolenza in base all’esperienza maturata e alla specializzazione, per passare poi ad un sistema che possa rendere certe le risorse ed evitare che le operatrici del settore siano per la maggior parte volontarie o che prestino il servizio con una remunerazione inadeguata e in modo saltuario”.
E ancora: “Si tratta di una rilevante occasione per ribadire la centralità e la necessità di queste strutture nella protezione delle donne vittime di violenza e, quindi, nella prevenzione del femminicidio. Grazie all’approvazione della risoluzione, i centri antiviolenza e le case rifugio potranno svolgere un servizio di maggiore qualità atteso che la carenza di fondi rappresenta ad oggi un ostacolo al loro funzionamento ottimale ed al raggiungimento di risultati efficaci tesi a fronteggiare e reprimere il fenomeno della violenza contro le donne. Una vera e propria boccata d’ossigeno anche per le strutture antiviolenza presenti sul nostro territorio regionale che, nonostante le difficoltà e la carenza di risorse, hanno sempre garantito un servizio valido ed efficiente”.