Questa mattina alcuni degli otto comuni “dissidenti” del teramano si sono ritrovati nell’ufficio del sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, per affrontare il tema dell’ultimo bilancio approvato dalla Ruzzo Reti.
I comuni presenti (Teramo, Roseto degli Abruzzi, Mosciano, Bellante e Castelli, mancavano Montorio, Torano ed Ancarano) hanno evidenziato le ragioni della loro assenza nell’ultima assemblea, puntando il dito contro una gestione della società acquedottistica che andrà sempre di più a ricadere sulle tasche dei cittadini.