Bagno di folla dentro e fuori la sala polifunzionale della Provincia di Teramo, tanti in fila per un selfie, ma anche qualche contestazione. La mattinata a Teramo del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha praticamente paralizzato il centro città, con molti teramani e non che hanno atteso pazientemente di poter conoscere da vicino il vice Presidente del Consiglio e segretario federale della Lega. Salvini è da ieri impegnato in Abruzzo a sostegno della candidatura di Marco Marsilio a Governatore della Regione.
Arrivato con puntualità all’appuntamento delle dieci del mattino, Salvini era accompagnato dal senatore Alberto Bagnai, dal segretario regionale del partito Giuseppe Bellachioma e dal vice Luigi D’Eramo, oltre al coordinatore provinciale Piero Fioretti. Presente anche il presidente della Provincia di Teramo, Diego Di Bonaventura ed altri esponenti politici.
Dopo i vari interventi, davanti ad una sala polifunzionale gremita ed ai candidati teramani per le prossime regionali del 10 febbraio, il Ministro non ha risparmiato una stoccata al sindaco Gianguido D’Alberto che, come molti altri sindaci di centrosinistra nelle scorse ore, non è favorevole all’applicazione del decreto sicurezza di recente approvato. “Dovrebbe pensare più ai teramani che sono senza una casa”, ha detto Salvini al proposito (nel video).
Il vicepremier ha anche ricevuto da Marcello Schillaci il dono (gradito) di panini con le mazzarelle, per poi concedersi ai cittadini.
Poco prima di riprendere l’auto e dirigersi verso Roseto (la visita abruzzese si chiuderà stasera a L’Aquila), una cittadina in via Carducci ha chiesto conto dei 49milioni di euro, rimborsi elettorali secondo la procura di Genova illecitamente incassati dal partito (processo in attesa di Cassazione dopo la condanna in Appello per Bossi e l’ex tesoriere Belsito). Altri invece hanno intonato “Bella ciao” ed insulti di vario genere.