Pineto. Anche Luciano Monticelli, componente dell’assemblea nazionale di Italia Viva, interviene nella polemica sull’Asp2 di Teramo parlando di “una situazione gravissima”.
“Non passa giorno tra le componenti appartenenti alla stessa coalizione del centrodestra ed in particolare tra i rappresentanti della Lega ed alcuni esponenti di Forza Italia, che non vengano rilevati atti di irregolarità amministrativa e perfino denunce reciproche alla Procura della Repubblica, al Prefetto ed ai Carabinieri e probabilmente, aggiungiamo, anche alla Magistratura Contabile della Corte dei Conti”, sottolinea Monticelli.
Italia Viva ha ritenuto quindi di inviare, “tramite il nostro parlamentare Onorevole Camillo D’Alessandro, una nota al Governo per verificare, tramite il Ministero competente, la possibilità di far adottare tutte le misure di controllo e, dove si ritenesse necessario, le dovute visite ispettive, il tutto di concerto con la competente Amministrazione Regionale”.
“Gli articoli che da giorni leggiamo sulla stampa diffondono notizie preoccupanti circa la gestione dell’Ente mediante atti non conformi alla legge ed irregolarità diffuse come quella della nomina del Direttore Generale dell’Ente stesso”, prosegue Monticelli. “Vedasi in merito la nota riportata con missiva datata 21.11.2020 dal “Dipartimento Lavoro-Sociale Ufficio del Terzo Settore”, riguardante la procedura di nomina del Direttore Generale (che si rifà alla nota del 26.02.2018 inviata a tutte le ASP a firma del Dirigente del Servizio). Essa riporta testualmente che, al fine di garantire la regolare gestione delle attività delle Aziende di Servizi alla Persona, nel rispetto delle disposizioni che disciplinano la materia, occorre assicurare idonee procedure selettive pubblicizzate ed, in particolare, l’art.35 del D. Lgs. 165\2001 in materia di reclutamento del personale, al comma 1, stabilisce che “l’assunzione nelle Amministrazioni Pubbliche avviene tramite procedure selettive volte all’accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l’accesso dall’esterno”.
Per Italia Viva, “altra cosa importantissima è quella dell’obbligatoria costituzione delle Commissioni di Valutazione che devono essere formate da esperti di provata competenza nelle materie di concorso. Lo stesso Dipartimento ricorda, nella missiva sopracitata, che le Aziende devono attenersi alla disciplina normativa circa il rapporto tra Dipendenti e Aziende di Servizi. Nel caso della nomina a Direttore Generale dell’ASP 2 non è stata mai costituita la dovuta Commissione di Valutazione. Ancora, da quanto riferitoci (e che viene riportato anche dagli organi di stampa), le convocazioni del CdA sono da ritenersi illegittime in quanto formalizzate dal “Consigliere Anziano” e non dal Presidente, Luca Di Pietrantonio. Si ritiene che la figura di “Consigliere Anziano” non esista come figura giuridica se non ben specificato nel regolamento di funzionamento dell’Ente ASP 2. Non esiste, a maggior ragione, se gli organi di funzionamento sono stati costituiti e sono legalmente operanti”.
E ancora: “La mancanza di una stipula di contratto per l’incarico di Direttore Generale a firma del Presidente (che per sua natura è il rappresentante legale dell’Ente); la notizia di modifiche di password alle PEC istituzionali ed alle e-mail ordinarie dell’Ente; la sostituzione delle serrature di alcune stanze con il conseguente impedimento al Presidente di consultazione ed accesso agli Atti Amministrativi e documenti aziendali; le delibere di incarichi e provvedimenti senza la presenza e la firma del Presidente; portano noi tutti a una seria (e preoccupante) riflessione circa l’esistenza di illegittimità sull’operato di questo CdA. Occorre ribadire con stupore quello che ha dichiarato alcuni giorni fa il responsabile teramano della Lega, Giuliante: “Ho visto cose che noi umani non ci saremmo neanche potuto immaginare”, frase indirizzata con certezza ai componenti (Presidente escluso, naturalmente) del CdA, espressione della Lega e Forza Italia”.
“Crediamo a questo punto che sia arrivato il momento di denunciare e chiedere chiarimenti sull’ Affaire ASP 2, per il bene dello stesso Ente e per coloro i quali frequentano le quattro ex-IPAB: l’Orfanatrofio Femminile Ricciconti di Atri, l’Asilo Infantile Regina Margherita di Mutignano, la Casa di Riposo S. Rita di Atri e gli Istituti Riuniti Castorani di Giulianova. Quattro ex-IPAB che nel quinquennio della Giunta Regionale D’Alfonso hanno ricevuto finanziamenti per oltre 2milioni di euro, con il rischio oggi di veder sfumare quei fondi o di ritardare i tanti progetti importanti legati a queste realtà che hanno come missione la tutela dei soggetti più deboli”.
“Questa è la vergogna più grande”, conclude con forza Monticelli, “aver fatto di una Istituzione così importante, un mezzo solo per tornaconti politici personali”.