Il gruppo consiliare di Italia Viva, con Flavio Bartolini, Giovanni Luzii e Osvaldo Di Teodoro, “segnala la persistenza di numerose problematiche concernenti i servizi sino ad oggi curati dalla Teramo Ambiente S.p.A., società come noto partecipata dal Comune di Teramo. Reputiamo urgente che si intervenga subito, in quanto il termine dell’emergenza sanitaria in corso potrebbe verificarsi fra qualche settimana, facendo accumulare ulteriori ritardi che potrebbero rivelarsi difficili da gestire, e comunque tali da determinare sia conseguenze spiacevoli sui servizi in essere e sia conseguenze economiche in danno della cittadinanza tutta”.
“Prioritariamente occorre rendere noto come da oramai un mese e mezzo l’Amministratore delegato della TeAm, il dott. Enrico Prandin, abbia inoltrato formale comunicazione al Comune di Teramo, rappresentando – in relazione ai servizi cimiteriali che la società gestisce – che i loculi presso il cimitero di Cartecchio stiano terminando. In particolare resterebbero circa 195 loculi disponibili, a fronte di una media di 185 sepolture annue. In ragione di tale problematica, la TeAm chiedeva all’Amministrazione comunale la proroga della gestione del servizio in parola, pari al periodo nel quale è stata impossibilitata ad esercitare l’attività per cause non imputabili alla società stessa (ad esempio i due anni perduti per l’esistenza di un paio di alta tensione incongruo, oltre ad ulteriori periodi gestiti non utilmente). Purtroppo, sembrerebbe che alla data odierna non sia giunto alcun riscontro da parte del Comune”. E ancora: “Ad oggi non è ancora nota una concreta proposta conciliativa da parte dell’Amministrazione comunale, da formularsi in relazione alla posizione creditoria della TeAm che risulta pendente quantomeno dal 2012. A tale proposito, nel rimarcare come il decorso del tempo si traduca inevitabilmente nell’aggravarsi dei costi di chiusura di tale partita creditoria (della quale auspichiamo la definizione), appare al contempo evidente come una carenza di liquidità della società partecipata renda più difficoltoso procedere agli investimenti necessari, sia per adempiere ai fondamentali servizi di igiene urbana – in questo periodo ancor più gravosi per l’accrescersi della produzione di rifiuti durante l’emergenza sanitaria Covid19 – sia ad esempio per procedere alla realizzazione dei nuovi loculi di cui la città ha urgente bisogno. In tal senso, occorre sollecitare una riflessione che necessita di misure specifiche da inserire nel redigendo bilancio di previsione del 2020, misure da condividere preferibilmente all’unanimità dell’intero Consiglio comunale”.
Infine, “con riferimento infine a tutti gli altri servizi svolti di fatto, ma non di diritto, dalla Teramo Ambiente S.p.A., cioè a dire l’Igiene Urbana, l’ufficio TARI, il Verde Pubblico, la Segnaletica Stradale e le Verifiche degli Impianti Termici, appare non ulteriormente prorogabile un’assunzione di responsabilità da parte del Comune, dovendosi procedere ad una regolarizzazione e contrattualizzazione dei servizi stessi, nelle more delle opportune decisioni in merito agli affidamenti futuri”.