Con un’apposita delibera di giunta che sembrava essere passata sottotraccia, licenziata lo scorso mese di febbraio, ma che i suoi effetti li sta in pratica producendo ora. E con essi si levano anche delle proteste sui costi, per alcuni servizi cimiteriali, che sono giudicati decisamente eccessivi. A prendere una posizione molto critica sulla vicenda è il gruppo consiliare di Obiettivo Tortoreto (Domenico Di Matteo e Thea Petrini), che lamenta l’opportunità in questa particolare fase economica di adottare soluzioni di tale natura.
Rispetto al passato, la conferma ha riguardato solo due tipologie di servizi cimiteriali: la sovrapposizione di salme (52 euro) e la riapertura del loculo per tumulazione e traslazione (26 euro). “Tutti gli altri servizi”, argomenta Domenico Di Matteo, “ ora hanno dei costi, che sono molto alti e mal si conciliano con il momento di difficoltà economica con il quale convivono tante famiglie. E dunque l’opportunità di rivedere le tariffe, sottotraccia, appare un’operazione decisamente poco opportuna.
C’è una carenza di loculi al cimitero ma non è così facendo che poi si risolvono alcune criticità, perché tanti cittadini di fronte ai dei costi, che in alcuni casi sembrano essere gli stessi di un funerale, preferiscono attendere la fine del periodo di concessione per procedure alle estumulazioni. Crediamo che in questo momento l’Ente poteva soprassedere e non vessare i cittadini”. E a sostegno di questa tesi, il gruppo consiliare elenca i nuovi costi. L’estumulazione ordinaria ha un costo di 100 euro, quella straordinaria sale a 350; l’inumazione sale a 500 euro, la riduzione ad ossario a 426 euro, oltre agli altri oneri.