Siamo Alba attacca sulla gestione dell’ufficio Iat: “strategie sbagliate”

Alba Adriatica. Il movimento civico Siamo Alba torna a pungolare l’esecutivo sulla gestione legata allìufficio Iat e sul fatto che l’amministrazione non abbia seguito le linee della Regione.

 

“Mentre negli altri comuni, vedi Tortoreto e Martinsicuro”, si legge in una nota, “la scelta di avviare cooperazioni con DMC Hadriatica ha permesso di ampliare il periodo delle aperture, di stabilizzare i dipendenti, di inaugurare nuovi sportelli infopoint dislocati nelle diverse zone della città, di aumentare il numero dei servizi di informazione, Alba Adriatica optando per la gestione autonoma interna ha fortemente limitato la possibilità di accrescere i servizi e le potenzialità del proprio IAT.

Purtroppo non sembra che tale sensibilità sia propria dell’amministrazione a guida Casciotti, la quale dopo quattro anni di mandato ancora arranca nel pressapochismo sia sotto il profilo qualitativo e sia sotto quello quantitativo.

L’ufficio IAT, per una scelta incomprensibile ed inaccettabile dell’amministrazione Casciotti, “è rimasto chiuso per ben 9 mesi, dal mese di settembre 2021 al mese di giugno 2022, e, come è a tutti noto, da sempre in tutto quel periodo arrivano, a mezzo email o telefonate, alcune centinaia di richieste di informazioni da parte di coloro che vorrebbero trascorrere le vacanze nella nostra località turistica, richieste che rimaste colpevolmente inevase.

Senza una risposta, questi turisti sicuramente hanno scelto altre località, magari a noi confinanti, per le loro vacanze. Tutto ciò ha causato un grave danno, in primo luogo di immagine, ma soprattutto un grave danno economico ai nostri operatori turistici ed a tutto l’indotto dell’intero comparto”.

Da parte del movimento Siamo Alba arriva l’invito chiaro, al sindaco Antonietta Casciotti, di aderire alla DMC Hadriatica, così come fatto a Tortoreto, che ha potuto fruire anche di sostegni finanziaria per realizzare il nuovo punto informativo.

“Le scelte errate della giunta e l’assenza di programmazione e di indirizzi strategici oggi pesano e si evidenziano in forme disfunzionali difficilmente colmabili nel breve periodo.

Ancora una volta l’assenza di metodo e di volontà di confronto con le categorie pesa e relega la nostra città in una condizione di assoluta subalternità rispetto alle altre realtà comunali a noi vicine”, si legge ancora.

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