Sant’Omero. Dalle Giornate Fai di Primavera, che hanno toccato anche la chiesa di Santa Maria a Vico, ai ritardi accumulati per la realizzazione dei lavori di riqualificazione dell’intero complesso monumentale, considerato sito di interesse nazionale.
E al rischio, a questo punto, anche di perdere il finanziamento dedicato. Sul tema, con una nota interviene il gruppo consiliare di minoranza Sant’Omero Futura, che fa una certosina ricostruzione di quello che è il percorso di riqualificazione dell’intera area. Era il 2015, quando fu riconosciuto, dal Masterplan, un finanziamento regionale dal 450mila euro per l’operazione.
“I lavori avrebbero dovuto vedere presto la loro cantierizzazione non appena predisposto tutti gli atti amministrativi necessari.
L’intervento interamente finanziato dalla Regione Abruzzo con Delibera della Giunta Regionale n.211 del 21/03/2015, avrebbe dovuto vedere in tempi brevi la sua realizzazione”, si legge bella nota.
Il percorso
Nel maggio del 2018 veniva incaricato l’architetto Monia Di leonardo per la progettazione esecutiva dell’intervento e nel novembre dello stesso anche anche l’architetto Gianfranco Marini, per la direazione dei lavori e l’ing. Attilio Vitali per la progettazione e dirazione dei lavori strutturali.
Poi dopo la pubblicazione del bando venivano affidati i lavori (settembre 2019) alla ditta Loris Costruzioni di Basciano, che poi venivano consegnati nle marzo del 2020. Opere che si dovevano concludere nel giro di cinque mesi.
“In seguito all’avvio dei lavori”, fanno notare i consigliere di minoranza, ” si sono verificate delle incongruenze tra il progetto e i luoghi tanto da genere le dimissioni dei due tecnici.
L’amministrazione ha poi nominato un nuovo direttore dei lavori (Alessandro Laudadio) per un incarico da quasi 28mila euro complessivi.
“Tutto ciò ci porta al 15 marzo“, si legge ancora, ” e nulla si è concretizzato in quanto sembrerebbe che i lavori siano fermi e che si dovrà procedere ad una transazione bonaria con la ditta appaltatrice. Ma il tempo passa e si avvicina sempre più il rischio di veder definanziato il progetto per superata scadenza dei termini.
Nel frattempo anche l’Arch, Laudadio si è ritirato dall’incarico che è stato affidato ad un altro professionista.
Chissà se questa amministrazione riuscirà prima della fine del secondo mandato mandato a veder realizzata l’opera, chissà se l’assessore delegato ai lavori pubblici avrà la giusta visione per la realizzazione di un’opera già finanziata da ben sette anni. Chissà se la comunità santomerese potrà vedere rifiorire un sito di una rivelanza storica che pochi hanno la fortuna di possedere”.