Tutti i numeri. Nel pronto soccorso, rileva Tribuiani, operano sei medici a fronte di una pianta organica di otto. Quello di Sant’Omero, per numero di accessi, è secondo dopo quello di Teramo ma ultimo per numeri di medici.
In Pediatria mancano almeno due medici, quando si continua a tenere aperta la pediatria in altri presidi senza punto nascita, unico esempio in Italia!
In Ostetricia-ginecologia, non va molto meglio visto che vi è la revoca dell’incarico a Primario del vincitore di concorso, oggetto di ricorso, accolto dal giudice del lavoro.
“In Chirurgia finalmente, e dopo tanti articoli da parte nostra, è stato espletato il concorso a primario, ma ciò non basta visto che è stata stilata una graduatoria ma ancora non si procede alla nomina”, si legge nella nota.
In Ortopedia il personale medico è allo stremo delle forze. Sono rimasti tre medici più il primario, quando gli accessi a questo reparto sono numericamente vertiginosi.
In Cardiologia, altra situazione drammatica, sono rimasti in tre medici con tutte le difficoltà che ci sono a gestire il reparto”.
“In passato”, prosegue la nota, “ avevamo evidenziato altri gravi disservizi che attanagliano l’Ospedale di Sant’Omero e che oggi si ripresentano anche nel reparto di Medicina, dove conta 31 posti letto (i dodici di lungo degenza non sono mai stati attivati nonostante fossero previsti dal piano sanitario e la loro attivazione fosse stata sollecitata dall’assessore verì nella sua visita all’ospedale a inizio suo mandato) e dove sono rimasti a dirigere il reparto solo 5 medici e il primario anche se sull’organico risultano esserne di più, ma tra malattie e altro sono ridotti allo stremo.
Come ciliegina sulla torta, in tutti i reparti c’è una gravissima carenza di infermieri e oss, che hanno perso anche il diritto di andare in ferie oltre all’esiguo numero del personale sanitario anche per l’aumento dei casi covid.
Nonostante tutto ciò, il grido di allarme da noi lanciato, non è stato ascoltato e tutt’ora ci si ritrova un ospedale fondamentale e strategico per l’intero territorio, in forte affanno e senza nessun aiuto.
Questo è il risultato della non tutela, della non attenzione che i nostri rappresentanti vibratiani nel Governo Regionale guidato dal Presidente Marsilio hanno nei confronti della nostra Comunità, dei nostri cittadini, del nostro territorio.
Quello che non riusciamo a capire è l’indifferenza della classe politica regionale del centro destra che quando sedeva nei banchi dell’opposizione sbraitava e adesso si chiudono nel totale silenzio, mera espressione di inerzia per mancanza di volontà, competenza e peso politico”.