Sant’Omero, chiusura della casa di riposo. L’Amministrazione: ecco perché non siamo d’accordo

Sant’Omero. La chiusura della casa di riposo “Campanini” a Sant’Omero resta un caso aperto. E la decisione dell’Asp1 continua ad essere un elemento che vede totalmente contraria l’amministrazione comunale guidata da Andrea Luzii.

 

Tutta una serie di elementi addotti della dirigenza dell’Agenzia per i servizi alla persona di Teramo non convincono gli amministratori locali che continuano a chiedere documenti e bilanci a sostegno della decisione adotta di recente che in queste ore sta producendo i suoi effetti con il trasferimento degli ospiti nella vicina struttura di Nereto.

 

E proprio in queste ore il Comune di Sant’Omero torna a manifestare tutta la propria contrarietà per l’operazione.

 

“Secondo gli amministratori regionali e il Cda dell’Asp1″, è la posizione dell’amministrazione, ” la casa di riposo non sarebbe compatibile con la pandemia”. Ma su questo tema si ricordano i focolai nati nelle strutture di Civitella del Tronto e Nereto, mentre a Sant’Omero è emerso un solo contagio per giunta originato da un ricovero ospedaliero.

 

 

“Appare chiaro che questa giustificazione al trasferimento non è accettabile ed è solo un pretesto per chiudere”, si legge ancora.

 

Il nuovo CDA dovrebbe informarsi meglio su Sant’Omero che risulta essere una RA (residenza assistenziale, quindi alberghiera) non una RSA (residenza sanitaria assistenziale).

 

L’attuale struttura non può essere sanitaria, siamo d’accordo, ma la Campanini è solo alberghiera quindi che c’entra con “non può essere utilizzata come residenza sanitaria”.

 

Le strutture sedi della Casa di Riposo (edificio ex ospedale ed edificio attuale) sono state oggetto, in questi anni, di rigidi controlli di sicurezza dalle autorità preposte, come è giusto.

 

Dato che il CDA ASP1 ha dichiarato che gli ospiti di Sant’Omero saranno trasferiti in strutture più sicure, abbiamo richiesto la documentazione che lo attesti. Tutto questo per la tutela degli ospiti trasferiti e per la chiarezza dovuta”.

 

Poi c’è la questione legata alle finanze dell’Asp1 per la quale il Comune di Sant’Omero torna a chiedere atti e bilanci.

 

 

“È ora che il CDA renda pubblico il piano di risanamento e fornisca tutta la documentazione richiesta con l’accesso agli atti.

 

La Presidente Cantore, che ha tutto chiaro, permetta anche a noi di avere la stessa sua chiarezza verificando bilanci e relazioni dei revisori dei conti: è un nostro diritto che esercitiamo a tutela dei Cittadini, è la base delle regole democratiche.

 

 

Il Comune di Sant’Omero ha fatto un grande sforzo economico spendendo 360 mila euro nella struttura dell’ex ospedale ed ha sostenuto importanti spese, negli ultimi due anni, per mantenere la Casa di Riposo.

 

Poiché per due anni abbiamo trovato, dalla politica regionale, solo chiusura, indifferenza e spesso arroganza, in merito a questo problema, aspettiamo solo atti concreti.

 

Deliberino un finanziamento adeguato a breve per risarcire la Comunità di Sant’Omero: solo questo ci potrà convincere. Il resto sono solo chiacchiere”.

 

 

 

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