Sant’Omero. Scarsa attenzione della Regione ai veri problemi cittadini (la casa di riposo su tutte) e un attacco al capogruppo di opposizione, Giorgio Di Sabatino.
Il nodo del contendere riguarda il recente stanziamento della Regione di 20mila euro per il parco di Poggio Morello. Operazioni che il gruppo di maggioranza, Sant’Omero che vogliamo, definisce una mancia elargita dal sottosegretario D’Annuntiis.
“Siamo offesi e ignorati dalla politica regionale e dalla minoranza che siede in consiglio comunale”, si legge in una nota.
È difficile credere che Giorgio Di Sabatino abbia dimenticato il comizio tenuto davanti alla Casa di Riposo solo a Maggio 2019 o le slide sulla viabilità usate per intercettare i voti dei santomeresi.
Eppure, oggi, Di Sabatino preferisce spendere 20.000 euro per il Parco Giochi di Poggio Morello, abbandonando i temi delle sue promesse”.
Da parte del gruppo guidato dal sindaco Andrea Luzii, la questione è altra: vagliare le priorità e dare risposte concrete.
“Deduciamo, da questo finanziamento richiesto, che Giorgio Di Sabatino, prosegue la nota, “pensi che Poggio Morello non abbia più problemi di viabilità.
Certo non può aver dimenticato la questione della Casa di Riposo, la chiusura della struttura storica, il destino di ospiti e del personale.
Lo avremmo volentieri visto al nostro fianco stimolare i vertici regionali a finanziare una nuova Casa di Riposo e le strade.
Ha preferito i trenta denari del Parco Giochi a Poggio Morello tradendo tutto il territorio.
È ormai evidente quanto si paventava in campagna elettorale: Giorgio Di Sabatino avrebbe avuto il ruolo del cavallo di Troia per portare in Comune certi personaggi che avrebbero destabilizzato gli equilibri territoriali”.
Poi arriva l’invito al capogruppo di Sant’Omero Futura: ” Di Sabatino rispetti i suoi elettori e ci smentisca con un’azione positiva a favore di tutta la comunità. Oppure si dimetta.
Giorgio Di Sabatino è ad un bivio, restare in Consiglio Comunale ed assumersi le responsabilità di guidare una minoranza rigorosa, ma costruttiva o cedere alla trazione poggese della politica che, con i suoi metodi ed il suo linguaggio, crea sempre più un clima di rancore immeritato verso questa amministrazione, pone Poggio Morello in una posizione di isolamento che noi rifiutiamo con sdegno, ma che, comunque, produce fratture tra le varie frazioni”.