Roseto, tassa di soggiorno: associazione turistiche pronte al ricorso al Tar

Roseto. “Siamo pronti al ricorso al Tar contro l’istituzione della tassa di soggiorno”.

 

Roseto Incoming – Associazione Operatori Turistici Roseto; A.R.A.-Associazione Roseto Albergatori; Faita-Federcamping Abruzzo; Associazione Commercianti Asso Rose; Coop. Balneatori Roseto; annunciano il pugno duro puntando dritto all’abolizione dell’imposta.

Agli operatori turistici non convincono le parole del sindaco che, per giustificare l’introduzione della tassa di soggiorno, ha annunciato che metterà a posto le aiuole in città. “Un tentativo malriuscito di convincere l’opinione pubblica, prendendola in giro – sottolineano i ricorrenti. Non basta rifare le aiuole e far credere ai cittadini che l’amministrazione userà i proventi del balzello per finanziare il turismo, che è ben altra cosa. L’accoglienza turistica è altro rispetto ai soli eventi che il Comune sponsorizza. Ci vogliono le competenze necessarie cosa che manca all’assessorato al Turismo. Non è vero, poi, come ha dichiarato in un recente articolo l’Assessore al Turismo, Carmelita Bruscia, che le associazioni non abbiano contribuito economicamente al settore. Roseto Incoming, su sua richiesta, ha finanziato il progetto ‘Montepagano’ ed altro. Nel 2015 eravamo la prima città turistica del Teramano oggi siamo passati al terzo posto; con il balzello della tassa di soggiorno, gli eventi naturali che hanno colpito la nostra regione, rischiamo di declassarci ulteriormente, con perdite di quote di mercato anche in conseguenza di altre località dove la tassa di soggiorno non è applicata e con la conseguente perdita di posti di lavoro. A tutt’oggi a Roseto non vi è stato mai un vero interesse per il Turismo. Un assessorato così importante dovrebbe essere assegnato a persone competenti del settore, perché il Pil di questa città è fondato quasi esclusivamente dal Turismo. Quello che ci fa specie è che solo adesso, l’amministrazione ha manifestato interesse verso il turismo locale introducendo la tassa di soggiorno. Riteniamo che l’abbia fatto non per destinare gli introiti alla promozione turistica ma soltanto per risanare il bilancio. Un turismo da tassare non è turismo. Ci poniamo anche alcune domande: il Comune di Roseto degli Abruzzi, quanto alla tassa di soggiorno, l’ha stabilita anche per gli affitta-camere, agri-camping e sosta camper? Ha fatto il censimento dei vari appartamenti a Roseto? Il sindaco non ci ha mai risposto”.

“E comunque l’attuale Amministrazione di Roseto non ha ben chiara una cosa, che qualsiasi somma (Il Comune ha dichiarato Euro 500.000,00, ma siamo molto al disotto) ne derivi, nel caso riuscisse ad introdurla, la tassa di soggiorno va gestita totalmente con chi contribuisce a farla arrivare a Roseto ossia con gli Operatori Turistici, cosi si comporterebbe una seria Amministrazione che vuole realmente spendere i soldi derivanti dalla tassa di soggiorno per il bene del Turismo a Roseto”.

Le varie associazioni hanno proposto l’autotassazione per la cura del verde pubblico. Nel programma di “Roseto Incoming” era prevista anche la sistemazione dei due corridoi d’ingresso alla città come benvenuto ai turisti, ma la risposta del sindaco fu che non era possibile.

Oggi, al contrario, evidenziamo che a due strutture di Roseto è stata assegnata la gestione del verde delle 4 principali rotonde presenti a Roseto; la solita politica dell’amministrazione dei “due pesi due misure”. Il Consigliere Comunale Aloisi ha dichiarato che a Roseto verranno ad investire molte imprese. Ci dica chi sono. Dopo tante richieste di istituire una consulta sul turismo, mai avvenuta, l’amministrazione ha avuto la sfacciataggine di chiederci un contributo per il sito del Comune ‘Visitroseto’. Il problema del parcheggio in Via D’Annunzio, chiuso legittimamente dai proprietari, è stato trattato con molta superficialità da parte del Comune, giustificando la presenza a Roseto di altri parcheggi nelle vicinanze, ma la realtà è tutt’altra. Per non parlare di alcune criticità dei parcheggi a pagamento, per come sono stati impostati. Forse con uno studio delle aree si potevano evitare anche i vari problemi creati ai commercianti di Roseto. Le partite Iva si ricorderanno quando torneranno in cabina elettorale”, concludono le associazioni.

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