Lo ha dichiarato il candidato della Lega, Giuseppe Bellachioma, spiegando che “quella che doveva essere una Riserva finalizzata sì alla conservazione della natura, ma anche ‘motore’ dello sviluppo e del turismo sostenibile di Roseto, si è trasformata in un regno dell’abbandono e dell’incuria, simbolo negativo di Roseto”.
“Il piano di assetto naturalistico (PAN) recentemente adottato dal Consiglio Comunale, dopo anni di lungaggini e ritardi, è connotato da gravi errori che ne inficiano la legittimità; si rischia cioè di non vedere mai attivata la Riserva che può rimanere un’area vincolata fine a se stessa, con grave danno sia per le esigenze di conservazione della natura che per la valorizzazione turistica dell’area. Un piano incompleto, senza copertura finanziaria per gli indennizzi dovuti ai proprietari, senza il programma pluriennale delle attività, senza il necessario coordinamento con programmi idonei ad attrarre finanziamenti comunitari e regionali, destinato invece a perpetrare nel tempo lo stato di abbandono della Riserva. In questo contesto, l’invasione dei cinghiali rappresenta solo la punta dell’ iceberg che la paralisi amministrativa di questi anni ha prodotto: solo slogan per carpire i consensi dei cittadini, cui non seguono le attività necessarie per l’avvio di programmi e progetti”.
“Al contrario, la Lega, insieme agli alleati nelle elezioni amministrative di ottobre, cioè: Fratelli d’Italia e Forza Italia, crede fermamente nella Riserva e con il Sindaco Willam Di Marco, in collaborazione con Governo Regionale e Ministero per la Transizione Ecologica, ne farà il fiore all’occhiello di Roseto e il fulcro del turismo sostenibile della Regione”, conclude Bellachioma.