Roseto, primi dissidi in maggioranza tra Pavone e Nugnes per la Commissione Urbanistica

Roseto. “Non pago della recentissima elezione in Provincia, il consigliere di maggioranza Enio Pavone contribuisce a movimentare il Consiglio comunale di ieri, 21 dicembre, sul punto riguardante l’istituzione e la nomina dei componenti dell’Ufficio del Piano, meglio noto come Commissione Urbanistica”.

Lo hanno dichiarato i consiglieri di minoranza Nicola Petrini e Teresa Ginoble, spiegando che “la questione è molto chiara: in base al testo della delibera la presidenza di tale commissione avrebbe dovuto essere subalterna alla titolarità del Sindaco, o di un suo delegato, passaggio però indigesto allo stesso Pavone, il quale, secondo rumors insistenti, sembra essere destinato alla guida di tale organismo. Il timore dell’ex Sindaco Pavone di non vedersi attribuire un potere pieno e indipendente rispetto al Primo cittadino ha condizionato l’iter consigliare e ha indotto l’amministrazione a fare un passo indietro per modificare il passaggio contestato”.

“Appare pertanto evidente- aggiungono l’assenza di fiducia reciproca da parte di chi, senza soluzione di continuità, fa dell’affiatamento uno dei propri cavalli di battaglia. La scelta di rinviare il dibattito, e la conseguente votazione su di un tema tanto importante, ci ha molto sorpresi, essendo peraltro questa la prima delibera portata in Consiglio dall’Assessore Mazzocchetti. Sorge spontaneo chiedersi se esiste il dialogo e il confronto all’interno della maggioranza sulle questioni da discutere, visto che ieri sera la richiesta di rinvio è apparsa come una bocciatura dell’azione dell’Assessore preposto all’Urbanistica.  L’imbarazzo del consigliere De Nigris nell’avanzare la proposta di posticipare la composizione della Commissione mista ad una non comprensibile giustificazione alla base della scelta hanno messo in luce il conflitto tra il dire e il fare della consigliatura Nugnes”.

“Solo il tempo svelerà la vera natura dei rapporti interni all’attuale amministrazione ma nel frattempo possiamo notare che ciò che è accaduto in seno all’Assise civica denota l’assenza di una reciproca fiducia”, concludono Petrini e Ginoble.

 

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